Page 35 - Costellazioni 6
P. 35

b. ZIMMERMANN, Classicismo e anticlassicismo nella filologia e letteratura tedesca alla fin de siècle



                           antica discussione quando presenta la sua concezione di “ditirambo
                                                                        34
                           drammatico” e quando parla dei cori di satiri , quelle creature della
                                        33
                           natura, «die gleichsam hinter aller Zivilisation unvertilgbar leben und
                           trotz allem Wechsel der Generationen und der Völkergeschichte ewig
                           dieselben bleiben».
                                 Questi pochi esempi possono bastare per mostrare come Nietz-
                           sche, con un atteggiamento aristotelico – come il suo predecessore,
                           Nietzsche elabora una teoria tragico-artistico-culturale rinunciando
                           alla zavorra costituita dalle note erudite e dalla citazione delle fonti,
                           un orrore agli occhi del giovane Ulrich von Wilamowitz-Moellendorff
                           – e con lo stile di un filologo posseduto da invasamento dionisiaco, ri-
                           costruisca da poche tessere un intero quadro, che nell’ambiente dei fi-
                           lologi sollevò un’aspra protesta e arrivò persino a toccare la repulsione.
                           Eppure, fin dagli anni Ottanta del XIX secolo, questo quadro agita, la-
                           tente, la discussione storico-religiosa e filologica, ed è significativo che
                           gli autori, di norma, non segnalino Nietzsche tra le loro fonti; non lo
                           fanno né Eric Dodds né Walter burkert.



                           IV.


                           Diciassette anni dopo La nascita della tragedia, Nietzsche riuniva sotto
                           al titolo di Dionysos-Dithyramben (Ditirambi di Dioniso) un ciclo di poe-
                           sie che avrebbe dovuto convertire nella pratica poetica la sua teoria
                           del “dionisiaco” . Il poeta, come il prologo pronunciato da Dioniso
                                           35
                           chiarisce, ha la funzione di “araldo delle Muse” (Pindaro, fr. 70b, 24





                           complementari, testo, traduzione e indici, Giardini Editori e Stampatori in Pisa,
                           Pisa 1975, p. 245.
                           33  In F. Nietzsche, Werke I, cit., p. 35.
                           34  Ivi, p. 47.
                           35  Cfr. al riguardo il recente commento di A.U. Sommer, Kommentar zu Nietz-
                           sches Der Antichrist, Ecce Homo, Dionysos-Dithyramben, Nietzsche contra Wagner,
                           De Gruyter, berlin-boston 2013, pp. 640-700. Traduzione italiana dei Diony-
                           sos-Dithyramben in F. Nietzsche, Ditirambi di Dioniso e Poesie postume (1882-
                           1888), trad. it. di G. Colli, Adelphi, Milano 1970.



                                                           33
   30   31   32   33   34   35   36   37   38   39   40