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MARTINA VOLPE, «Morire secondo i regolamenti». Gli intelle uali della «Diana» al fronte



                   quando tu o era
                   nelle apparizioni delle calcomanie


                   hai lasciato ieri la puerizia
                   hai già qualcosa da rimpiangere
                   non sporgere la tua a esa
                   c’è tempo


                   viviti questo giorno
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                   com’uno che vuole morire domani .
                In Andante – qui riportata solo la seconda parte – il poeta ricorda la
                giovinezza perduta e ammonisce il le ore di non sfidare il tempo, di
                non gareggiare con lui contro la vita, poiché esiste un tempo per tu o,
                per l’infanzia, per le gioie sentimentali così come per la morte, ed è
                nella natura delle cose rispe are tale ordine, non invertirlo per inse-
                guire false mitologie.
                     In Oasi tu o è in frantumi: il ritmo è frammentato e il poeta in-
                terpreta una disperazione assoluta, come la sera che cala sul cuore di
                ognuno, e per questa solitudine non conosce assoluzione.

                   Oasi


                   Stasera
                   come chiunque in silenzio
                   morire


                   […] andarmene
                   come il grido d’un treno
                   ignoto
                   la scìa d’una paranza nel mare
                   alto…








                57  M. Cestaro, Andante, in «La Diana», III, 1-2, marzo 1917, p. 13.


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