Page 64 - Costellazioni 2
P. 64
MARTINA VOLPE, «Morire secondo i regolamenti». Gli intelle uali della «Diana» al fronte
Partirò da Parma domenica prossima: ci hanno oramai insegnato a morire se-
condo i regolamenti. Sarò a Napoli lunedì sera. Ma fino a quando vi resterò?
La sorte di chi ti scrive è più oscura della mezzano e.
Quanto a te, procedi con calzari di piombo. La fre a non è stata mai una buona
52
consigliera. Specialmente in materia grigioverde .
E dopo qualche giorno, da Padova:
Mio buon Gherardo,
mi trovo qui, a disposizione del ministero della Guerra.
Come ciò sia avvenuto ti dirò poi.
Per ora mi ricordo a te. Ho bisogno, solo e lontano come sono, di ricordarmi
53
agli amici buoni .
«Morire secondo i regolamenti»: l’espressione, efficace e tremenda in-
sieme, conferma le intuizioni di Ungare i – «Cestaro è più di tu i “di-
54
re o”» – stimandone la purezza linguistica e la capacità di racchiu-
dere in poche parole uno stato d’animo complesso. L’automatismo dei
reparti militari e la meccanicità delle azioni belliche azzerano i rap-
porti umani, cosicché ogni giorno assomiglia a un altro, in un eterno
presente deformato in cui non c’è spazio per l’iniziativa del singolo.
Non stupisce quindi il richiamo alla prudenza che Cestaro rivolge al
cugino affinché eviti una nuova chiamata so o le armi. Dopo il primo
anno di guerra gran parte dei collaboratori lontani dal fronte, o non
dire amente impegnati negli obblighi militari, si ingegnano per non
essere ulteriormente coinvolti, si ra ristano per il destino degli amici
in prima linea e si rallegrano fortemente quando hanno notizia del ri-
torno di un compagno, come in queste due le ere (non datate ma ri-
salenti al marzo e al giugno 1917) inviate a Marone da Auro D’Alba,
dire ore della rivista «Cronache le erarie».
52 M. Cestaro, le era a Gherardo Marone, ms. aut., inedita, 8 o obre 1916, Parma (Fondo
Gherardo Marone – La Diana, AdN).
53 Id., cartolina a Gherardo Marone, ms. aut., inedita, 18 o obre 1916 (Fondo Gherardo
Marone – La Diana, AdN).
54 G. Ungare i, Da una lastra di deserto, cit., p. 61.
63