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MARIE-PIERRE ESCOUBAS-BENVENISTE, STEFANO DI DOMENICO, Sul verbo francese
verbo, quali l’italiano, lo spagnolo e il catalano. Questi risultati sono
riconducibili alla marcatezza della flessione orale del verbo, pro-
prietà linguistica tipologica di dette lingue che rende ridondante
l’espressione del proclitico soggetto.
Nel caso dei bambini francofoni risulta più difficile identifica-
re chiaramente questo periodo perché, come è stato visto, la morfo-
logia verbale è sottodeterminata (non marquée) per via dell’omofo-
nia. Di conseguenza le forme dei verbi della prima coniugazione
sono spesso indecidibili. Dato che questi verbi sono frequenti nel
linguaggio del bambino all’inizio del processo di costruzione delle
parole (per esempio, arrêter, donner, manger, danser…), risulta dun-
que difficile affermare che le forme usate siano state apprese come
forme lessicali (radici verbali) per via della loro frequenza, o se in-
vece siano state costruite applicando una regola che sarebbe stata
acquisita. Per chiarire queste incertezze si studiano gli errori di ge-
neralizzazione a testimonianza del fatto che un principio regolatore
sia stato percepito, poi applicato dal bambino (che produce delle
forme esistenti), e infine esteso abusivamente ai casi che non lo ri-
chiedono (il bambino crea delle parole inesistenti).
Alcuni risultati ottenuti da studi sull’acquisizione precoce
del FL2 sembrano confermare l’idea che la morfologia del verbo
viene acquisita molto presto dopo l’inizio dell’immersione. In pro-
duzione spontanea bambini anglofoni fra i cinque e i sei anni di-
mostrano di poter usare proclitici in funzione di soggetto verbale
insieme a forme finite del verbo, di aver padronanza dell’opposi-
zione infinito/forma flessa del verbo, di usare il verbo sia come au-
siliare, sia come lessema e di produrre diverse forme flesse dello
stesso verbo. Gli autori rilevano inoltre che l’accordo soggetto-
verbo viene realizzato con un tasso elevato di forme corrette (94
per cento ) per quanto riguarda la forma flessa dei verbi irregolari
(aller, avoir, être).
Quanto alle generalizzazioni, come si osserva in FL1, i bambi-
ni tendono a generalizzare la voce verbale della terza persona sin-
golare usandola in tutti i casi, anche nei contesti che richiedono la
terza plurale. Anche se i bambini anglofoni realizzano l’accordo sog-
getto-verbo correttamente per le forme irregolari, dimostrano lo
stesso tipo di generalizzazione:
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