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FRANCESCA BERNARDINI NAPOLETANO, La Grande guerra nell’immaginario e nella coscienza europea


                immagini, i particolari… –, ma vissuti e quindi raccontati da ognuno
                in maniera diversa, secondo la costante del «fattore di intensità della
                memoria», di cui parla Fussel a proposito del Rituale della memoria
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                militare .
                     Il fascismo strumentalizzò e funzionalizzò la Grande guerra
                nella propria ideologia e mitologia e ne fece un simbolo del proprio
                bellicismo, anne endosi l’eredità morale e politica dell’eroismo che
                aveva portato a Vi orio Veneto: a questa mistificazione vari autori ri-
                sposero con opere che ricostruivano alcuni aspe i occultati della guer-
                ra, fondamentali per la ricostruzione storica; tra questi in area sociali-
                sta e negli stessi anni figurano Emilio Lussu, Un anno sull’Altipiano, e
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                Antonio Greppi, No i sul Carso : «i due autori, a causa delle rispe ive
                carriere politiche, non potevano acce are quanto andava sostenendo
                la retorica fascista, secondo la quale, per dirla con le parole di Musso-
                lini, “a un certo momento un manipolo di uomini che venivano dalla
                trincea riprese nel pugno il vessillo della vi oria, e la vi oria, nell’o o-
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                bre del 1922, fu risca ata”» (Jacopo Perazzoli). Lussu, antifascista mi-
                litante, si era rifugiato a Parigi, mentre Greppi, anch’egli socialista e
                antifascista, aveva continuato a praticare la professione forense in Ita-
                lia; di conseguenza i contenuti e i toni dei due libri sono molto diversi,
                come illustra Perazzoli:


                   Un anno sull’Altipiano è prima di tu o una crescente critica nei confronti della
                   conduzione politico-militare della guerra da parte dei comandi italiani. Le me-
                   morie di Lussu devono essere intese alla stregua di una critica quanto mai ne a
                   nei confronti dell’autoritarismo militare, reo di mandare «i soldati a morire
                   senza scopo». Al contrario, il tema principale di No i sul Carso sono il camera-
                   tismo e il rapporto tra i soldati, anche di diverso grado.





                45  P. Fussel, The Great War and the Modern Memory (1975); La grande guerra e la memoria
                moderna, trad. it. di G. Panzieri, introduzione di E. Galli della Loggia, il Mulino, Bologna
                1984, p. 416.
                46  E. Lussu, Un anno sull’Altipiano (1938), introduzione di M. Rigoni Stern, Einaudi, To-
                rino 2008; A. Greppi, No i sul Carso, La Prora, Milano 1937.
                47  B. Mussolini, Il decennale della vi oria, ora in Opera omnia di Benito Mussolini. Dal discorso
                dell’ascensione agli accordi del Laterano (27 maggio 1927-11 febbraio 1929), a cura di E. Su-
                smel, D. Susmel, La Fenice, Firenze 1957, vol. 23, p. 248.


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