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FRANCESCA BERNARDINI NAPOLETANO, La Grande guerra nell’immaginario e nella coscienza europea
fino a fondare la germanistica nell’Ateneo romano; anche Gadda nel
Diario di prigionia registra i suoi progressi nello studio del tedesco.
I romanzi sul fronte orientale, da parte austroungarica, descri-
vono in ben altro modo quell’occasione: si pensi a Piotr Niewiadom-
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ski, il personaggio di Wittlin in Il sale della terra , che parte dal suo
paese in Carinzia e nel lungo viaggio in treno, quasi un percorso ini-
ziatico, entra in contatto nelle varie tappe con i tanti popoli che co-
stituiscono l’impero, si confronta, si scontra e si perde nella babele
di lingue e di luoghi sconosciuti; la guerra resta sullo sfondo: l’iden-
tità dell’umile contadino-ferroviere viene annullata non dall’orrore
dei combattimenti, ma dall’insensatezza della burocrazia e dei rego-
lamenti. Lo straordinario romanzo incompiuto di Hašek, Le avventure
del bravo soldato Švejk nella grande guerra, di recente riproposto in una
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nuova traduzione , racconta una storia analoga attraverso il grotte-
sco e la parodia; partito da Praga, in tutti i luoghi che attraversa, nei
rapporti con tutti gli “antagonisti” che incontra, il protagonista ri-
sulta vincitore grazie al rovesciamento dei ruoli: nel mondo militare
insensato, Švejk si comporta da «idiota» e riesce a sopravvivere. In
entrambi i romanzi la narrazione sviluppa l’affresco, cupo o deriso-
rio, della decadenza e della fine dell’impero, come in italiano, all’ini-
zio degli anni Venti e in una provincia “redenta”, fece Italo Svevo
con La coscienza di Zeno.
Infine, la presenza sui fronti italiano e francese di volontari ame-
ricani diede inizio o approfondì l’interesse per la cultura e la politica
degli Stati Uniti: Ernest Hemingway, autista della Croce Rossa, si gua-
dagnò la medaglia d’argento al valor militare per un’azione di salva-
taggio di soldati italiani, nel corso della quale fu seriamente ferito; rac-
contò questa esperienza in alcuni taccuini e la rielaborò nel romanzo
A Farewell to Arms (Addio alle armi) del 1929, da cui fu tra o un celebre
film nel 1957. E.E. Cummings, assegnato alle ambulanze sul fronte
56 J. Wi lin, Sól ziemi (1935); Il sale della terra, trad. it., a cura di S. De Fanti, Marsilio, Ve-
nezia 2014.
57 J. Hašek, Osudy dobrého vojaka Švejka (1923); Le avventure del bravo soldato Švejk nella
grande guerra (1921-1922), in Opere, trad. it., cura e saggio introdu ivo di A. Cosentino,
Mondadori, Milano 2014.
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