Page 30 - Costellazioni 2
P. 30
FRANCESCA BERNARDINI NAPOLETANO, La Grande guerra nell’immaginario e nella coscienza europea
della ba aglia e il dolore della morte, con l’immagine di una cornacchia
che strappa le carni dal corpo umano ancora vivo)» (Dana Hučková).
Altro tema significativo della poesia dei preti slovacchi è quello della
fede: come su tu i i fronti, «il loro compito è quello di esortare i soldati
a raverso il rafforzamento della loro fede e l’acce azione della volontà
di Dio, accentuando la perseveranza, la pazienza e la speranza»; «nel
dramma Bez domu, catalogato come “quadro della guerra in qua ro
a i”» di Grebáč, i soldati percepiscono «la guerra come ro ura della pa-
rola divina, in aperta opposizione a essa».
Questo sentimento ricorre anche nel Sabato santo di Cavani, so o
forma di riflessione e poi di interrogazione rivolta dal fante siciliano
al poeta:
Oggi è giorno di pace e noi si stringe
un fucil tra le mani! […]
Credi tu che con questa avranno fine
tu e le stragi? Dopo tanto sangue,
credi tu che fra li uomini ritorni
l’amore?
Guido Cavani ha testimoniato la “sua” Grande guerra a raverso do-
cumenti epistolari ai familiari e frequentando generi le erari “alti”
come la poesia e la narrativa. A differenza che per altri scri ori, non
sappiamo quando Cavani iniziò il servizio in guerra, né dove: lo trvia-
mo nella seconda metà del 1917 in fanteria, nella Brigata Regina; subito
dopo la fine della guerra, quando ancora era in divisa (fino al 30 giu-
gno 1919), scrisse le poesie, mai raccolte in vita, nelle quali esprime
«la visione dolorosa / del paesaggio» (Il sabato santo) nel rapporto tra
la natura primaverile, che ispira l’idillio e la serenità, e il soldato chiuso
nella trincea, con la visione atroce della morte dei compagni: «Orrore,
sangue, disperazione, assurdità del tu o e sua eternità sono le costanti
espressive delle poesie come già delle le ere ai familiari» (Fabio
Marri). Come le poesie scri e al fronte o subito dopo la fine della guer-
ra anche da altri poeti, questi testi di Cavani non presentano il cara ere
monodiscorsivo peculiare della poesia, ma recuperano invece la plu-
ridiscorsività della narrazione epica: nel Sabato santo, non a caso, è nar-
rato un episodio di guerra, con i personaggi del poeta e del fante sici-
29

