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ALESSIA DI PIETRO, ANTONIO GAITO, L’acquisizione del genere grammaticale in Francese LS


                    Il fa o che gli studenti stranieri a ribuiscano il genere molto velo-
              cemente alle pseudo-parole più di quanto accada con le parole reali in-
              dica che essi sono in grado di focalizzare l’a enzione sulle terminaisons
              delle pseudo-parole senza dover fare una ricerca sulle informazioni les-
                                                                               31
              sicali dispendiosa in termini di tempo e probabilmente priva di risultati .
                    R. Lyster e M.E. Surridge, invece, non sono d’accordo con l’idea di
              alta predicibilità delle terminaisons e della loro assoluta e incontestata cen-
              tralità. R. Lyster, in particolare, ha identificato 29 fonemi finali considerati
              affidabili nell’assegnazione del genere. Tra essi 6 fonemi hanno un alto va-
              lore predi ivo (situandosi tra 90 e 99 per cento), di cui 4 vocalici associati
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              al maschile e 2 consonantici associati al femminile . Secondo la sua osser-
              vazione, tu avia, questi fonemi ad alta predicibilità di genere si ritrovano
              solo nel 18 per cento dei nomi del corpus analizzato. R. Lyster ritenne che
              per estendere la portata degli indizi di genere a una massa significativa di
              nomi, non ci si deve limitare al solo fonema finale, ma occorre identificare
              delle sequenze di più fonemi corrispondenti ortograficamente a suffissi o
              sillabe finali dei nomi. Per esempio, il fonema finale -on, a cui abbiamo già
              accennato prima, che è associato in modo predominante al femminile con
              una percentuale del 71 per cento, raggiunge un valore di predicibilità del
              98 per cento quando si estende l’osservazione e si prende in considerazione
              il di ongo -ion. Se si supera il limite preposto e si osserva la sillaba finale
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              -sion o -tion, si raggiunge un valore del 100 per cento . Così, osservando il
              corpus, R. Lyster dimostrò che l’81 per cento dei nomi femminili e l’80 per
              cento di quelli maschili riesce a far predire corre amente il genere alle pro-
              prie terminaisons solo nella loro versione élargie, dal momento che la ten-
              denza a considerare i fenomeni vocalici finali corrispondenti ai nomi ma-
              schili (in riferimento alle terminaisons scri e, come <-a, -eau>, per esempio)
              e i fenomeni consonantici finali corrispondenti ai nomi femminili (termi-





              du Québec à Montréal, 2011, disponibile online all’indirizzo h p://www.archipel.
              uqam.ca/4479/1/M12240.pdf, ultima consultazione 6 gennaio 2017.
              31  V.M. Holmes, B. Dejean de la Bâtie, op. cit.
              32  Ciò ammonta a circa 1790 nomi.
              33  Le terminaisons dei nomi osservati da Tucker costituirebbero delle rappresentazioni
              ortografiche delle rime, le quali consistono in un suono vocalico (ossia un noyau) nelle
              terminaisons vocaliche o in un insieme di vocale più consonante (ossia un noyau e una
              coda) nelle terminaisons consonantiche.


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