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ALESSIA DI PIETRO, ANTONIO GAITO, L’acquisizione del genere grammaticale in Francese LS


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              prendere la divergenza di impiego tra il maschile e il femminile , ma
              è piu osto quello di osservare i loro errori cercando di comprenderne
              le cause.
                    Questo studio analizzerà, infa i, gli errori degli studenti che
              hanno preso parte al test, cercando di comprenderne la ragione che si
              nasconde dietro un’a ribuzione di genere erronea: si tra a di distra-
              zione, influenza della L1 o assonanza con delle parole simili? Quale è
              il tasso d’errore di genere degli studenti italofoni di FLE?
                    Ciononostante non distingueremo gli errori di genere da quelli
              di accordo, indipendenti gli uni dagli altri, come sottolineato da J.M.
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              Dewaele e D. Véronique , i quali osservarono che se uno studente
              produce la sequenza «du mauvais salade», invece della forma cor-
              retta «de la mauvaise salade», genera un errore di genere e non di
              accordo. Al contrario, quando ci sono due generi in contraddizione
              come nella sequenza «du mauvaise salade», si tratta di un errore di
              accordo. Osservando gli errori di genere più frequenti, inoltre, essi
              hanno constatato che la maggior parte concerne il maschile: il 73.5
              per cento dei determinanti e il 63 per cento degli aggettivi ai quali è
                                                                           20
              stato attribuito erroneamente il genere erano proprio maschili . Ciò
              non rientra nell’oggetto delle nostre ricerche dal momento che il solo
              compito presentato agli studenti è stato quello di scegliere l’articolo
              appropriato alla pseudo-parola proposta.
                    A indurre il locutore in errore concorrono sia il livello fonolo-
              gico, come sottolineato da M. Prodeau: «when the closeness of an L1
              form to a gender-marked L2 one influences the level of activation for







              18  Ci riferiamo anche alla postlexical checking hypothesis proposta da T. Gollan e R. Frost
              che prese spunto dai risultati o enuti da E. Bates e dai suoi collaboratori. In questa
              prospe iva, l’identificazione del genere di un nome suppone due tappe. Esso è in-
              nanzitu o recuperato nel lessico mentale, poi, indipendentemente dalle regolarità fo-
              nologiche che lo accompagnano, viene catalogato.
              19  Nel 2001 hanno analizzato gli errori di genere commessi da 27 studenti di FLE originari
              della Germania e frequentanti l’Université Libre de Bruxelles.
              20  Molti anni prima M. Carroll aveva osservato una estesa diffusione dell’impiego erro-
              neo del maschile al posto del femminile. J.M. Dewaele e D. Véronique nel 2001 confer-
              marono questo dato specificando che 21 delle 30 parole più frequentemente accordate
              male erano femminili.


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