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ALESSIA DI PIETRO, ANTONIO GAITO, L’acquisizione del genere grammaticale in Francese LS


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              the latter» , sia il livello pragmatico e semantico «when an item as-
              sociated mentally with one sex influences the activation of the cor-
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              responding gender node» .
                    Se ne analizzerà la natura, rifle endo sulle possibili influenze
              dell’italiano nell’acquisizione del FLE. L’ipotesi che abbiamo preso come
              modello è quella che L. Sabourin, L.A. Stowe e G.J. Haan hanno propo-
              sto nel 2006 a seguito della loro esperienza sull’acquisizione del genere
              grammaticale in olandese da parte di differenti gruppi linguistici. Essi
              hanno descri o due tipi di transfert: il transfert superficiale e quello pro-
              fondo. Limitandoci all’osservazione del genere grammaticale, il tran-
              sfert superficiale implica che la distribuzione del genere nella L1 e nella
              L2 sia simile e numerosi i congeneri. Il potenziale di ricorso alla strategia
              del transfert superficiale richiede che le due lingue in gioco possiedano
              non solamente gli stessi generi, ma anche grandi somiglianze lessicali,
              sopra u o dal punto di vista della forma .
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                    Il transfert profondo, invece, indica, più globalmente, il fa o che
              in una certa lingua esista il genere grammaticale e che questo aspe o
              linguistico sia condiviso con l’altro idioma, ossia la L2 (per esempio, ciò
              potrebbe verificarsi nel caso del francese e del russo, i quali possiedono,
              entrambi, la categorizzazione di genere, anche se in francese la sua ri-
              partizione è limitata al maschile e al femminile, mentre in russo vi è
              anche il neutro). Ne deriva che il contesto linguistico del transfert su-
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              perficiale implichi quello del transfert profondo, ma non l’inverso .





              21  M. Prodeau, Gender and Number in French L2: can we find out more about the constraints
              on production in L2?, in «In Focus on French as a Foreign Language», a cura di J.-M. De-
              waele, Clevedon, 2005, p. 148.
              22  A questo proposito M. Prodeau disse che all’interno di un’interlingua «lemmas are
              not systematically stored with their gender, and accessing the form of the lemma differs
              depending on the strength of the link between the lemma and the corresponding gender
              node». (M. Prodeau, op.cit., p. 159).
              23  J.-M. Dewaele, Gender Errors in French Interlanguage: the effect of initial consonant versus
              initial vowel of the head noun, in «Arborescences: revue d’études françaises», 5, 2015, p. 13.
              24  Ibidem.
              25  F. Gareau, L’assignation du genre grammatical en français langue seconde: transfert ou ter-
              minaisons des noms?, tesi in Linguistica francese, Université du Québec à Montréal, giugno
              2008. Disponibile online all’indirizzo h p://www.archipel.uqam.ca/1106/1/M10481.pdf,
              ultima consultazione 6 gennaio 2017.


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