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ALESSIA DI PIETRO, ANTONIO GAITO, L’acquisizione del genere grammaticale in Francese LS
rezza solamente quando gli aspe i formali sono affiancati da tra i se-
mantici (garçon/fille) o variazioni flessive (acteur/actrice).
Quale il ruolo ricoperto dalla morfo-fonologia nell’assegnazione
del genere nei locutori italofoni di FLE e quale la loro a itudine? Ciò è
quanto ci proponiamo di affrontare all’interno di questo studio.
Quali sono gli errori di genere da essi compiuti, quali terminai-
sons possono essere considerate indubbie da questi studenti e quali,
invece, sono percepite come deboli?
Rifletteremo, inoltre, sul maschile come genere di base. In
francese, come in italiano, il femminile coincide con l’assenza del
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tratto maschile, è registrato come la sua negazione , categoria uni-
versale, termine astratto che si confonde con la norma, secondo la
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quale il femminile costituisce il rebut, il tratto marcato . In assenza
di prove contrarie l’essere umano è tendenzialmente considerato di
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sesso maschile .
Nell’elaborazione dei risultati analizzeremo se questa situazione
di dissimmetria tra maschile e femminile e, quindi, questa tendenza
al maschile, si ritrova negli studenti intervistati. Utilizzano questo ge-
nere in caso di dubbio di a ribuzione? Può esso essere considerato
come il genere di default?
cara ere arbitrario e imprevedibile del genere potrebbe, così, spiegare un certo quantitativo
di errori commessi dai locutori L2, dai bambini, ma anche dai francofoni adulti.
5 D.T. Langendoen ha utilizzato /+ masculin/ [+maschile] per indicare le entrate maschili
del lessico e /- masculin/ [-maschile] per contrassegnare quelle femminili. Analogamente,
J.D. McCawley, nel suo proge o di definizione del ruolo della semantica ha definito /+
mâle/ /- mâle/ l’informazione semantica relativa al genere con un ruolo a ivo nella sele-
zione. Altri, come P. Postal o W. Chafe, hanno incluso solamente il tra o maschile nell’in-
formazione semantica del lessico.
6 H. Wise, The Vocabulary of Modern French: origins, structure and function, Routledge,
London, 1997.
7 Dal punto di vista linguistico, il significato dell’opposizione maschile/femminile non
è sostanziale, ma piu osto relazionale, data l’articolazione differenziale tra i due ter-
mini. Essa, proie ata sulle forme lessicali solo in un secondo momento, si manifesta
a livello superficiale della stru ura semantica, ossia nel lessico, dove può essere os-
servata so o forme variabili da una lingua all’altra. Il femminile è, secondo gran parte
dei linguisti, registrato come assenza del tra o maschile e più precisamente come
«non maschile». P. Violi, Les origines du genre grammatical, in «Langages», 85, 1987, pp.
15-34.
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