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ALESSIA DI PIETRO, ANTONIO GAITO, L’acquisizione del genere grammaticale in Francese LS
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parere simile anche L. White , il quale ritiene che non è escluso che
determinati locutori di una L2 possano acquisire, non solamente le ca-
ra eristiche del genere dei nomi, ma anche quelle dei determinanti e
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degli agge ivi, con performance paragonabili a quelle dei nativi .
A proposito dell’acquisizione del genere in Francese Lingua
Straniera, i locutori sembrano dominare l’accordo del determinante
prima di quello dell’agge ivo e il genere dell’articolo determinativo
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prima di quello indeterminativo . I locutori, siano essi nativi o stu-
denti L2, identificano più rapidamente e a ribuiscono più corre a-
mente il genere ai nomi conosciuti e alle pseudo-parole le cui termi-
naisons sono ad alta predicibilità, rispe o a quanto accade con item
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dotati di terminaisons non informative (o neutre) .
Più difficoltoso, anche per gli studenti nativi, il dominio del ge-
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nere delle parole con vocale iniziale : esse sono tra ate meno corre a-
11 L. White, E. Valenzuela, M. Kozlowska-Macgregor, Y-K.I. Leung, Gender Agreement
in Nonnative Spanish: evidence against failed features, in «Applied Psycholinguistics», 25,
2004, pp. 105-133.
12 L’influenza della L1 sembra essere sostanziale solamente nelle prime tappe dell’ac-
quisizione della L2, quando il transfert dalla L1 alla L2, nel caso in cui la lingua materna
possieda un sistema di genere grammaticale, ne faciliterebbe l’apprendimento a livello
lessicale, come so olineato da R. Ellis in The Study of Second Language Acquisition, Oxford
University Press, Oxford 1994.
13 J.M. Dewaele, D. Véronique, Relating Gender Errors to Morphosyntactic and Lexical Sy-
stems in Advanced French Interlanguage: a cross-sectional study, in «Studia Linguistica», 54,
2012-2024.
14 V.M. Holmes, B. Dejean de la Bâtie, Assignment of Grammatical Gender by Native Spea-
kers and Foreign Learners of French, in «Applied Psycholinguistics», 20, 1999, pp. 479-506.
15 A. Karmiloff-Smith ha dimostrato che un bambino, locutore di francese L1, all’età
di tre anni riesce a distinguere il femminile dal maschile, facendo a enzione alle ter-
minaisons delle parole. Secondo A. Karmiloff-Smith, infa i, i bambini apprenderebbero
a memoria il genere associato a ogni coppia articolo/nome, a partire dalle quali co-
mincerebbero simultaneamente a estrarre il sistema di regole morfo-fonologiche pro-
prio del francese. Inoltre, verso l’età di qua ro anni, i bambini riuscirebbero a gestire
molti aspe i del genere, divenendo in grado di generalizzare l’utilizzo degli indizi
morfo-fonologici delle nuove parole. I risultati o enuti da A. Seigneuric nel 2007
hanno confermato questa concezione e affinato lo scenario dello sviluppo cognitivo e
di acquisizione, mostrando che tra i qua ro e i nove anni nel bambino si fondono pro-
gressivamente e in modo sempre più solido le terminaisons, le quali acquisiscono un
ruolo sempre più importante. I bambini fanno propria questa capacità lungo il corso
di tu a la loro infanzia, ciò significa che il processo di induzione delle regole morfo-
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