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ALESSIA DI PIETRO, ANTONIO GAITO, L’acquisizione del genere grammaticale in Francese LS
dere il livello di influenza degli indizi morfo-fonologici, pur non so o-
stimando il ruolo dell’ambiente scolastico nel percorso di studi del fran-
cese L2 intrapreso dai locutori intervistati, gli errori e le interferenze con
l’italiano.
Il corpus degli individui consultati è di 88 studenti italofoni, di cui
44 di 14 anni (32 ragazzi e 12 ragazze) e 44 di 15 (29 ragazzi e 15 ragazze),
i quali hanno lavorato all’a ribuzione del genere a delle pseudo-parole
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(test A ). Grazie all’analisi della componente metalinguistica (test B ) è
stato possibile verificarne, inoltre, i processi metacognitivi che hanno gui-
dato i partecipanti nell’assegnazione dell’articolo del genere da loro rite-
nuto opportuno.
1. Introduzione
Dal punto di vista della catalogazione di genere del lessico, globalmente,
le lingue del mondo vengono fa e rientrare in tre macroaree principali,
in base ai loro differenti modi di classificare i nomi: vi sono i classificatori,
particelle semantiche che cara erizzano i nomi nelle lingue asiatiche, le
classi nominali, categorie morfo-semantiche che, con un numero massimo
di venti unità, sono osservate nelle lingue africane e il genere grammaticale
che cara erizza, tra le altre, le lingue indoeuropee, nelle quali raggiunge
due, massimo tre categorie, come in tedesco, in latino e in russo, dove ha
perduto sempre più le sue proprietà semantiche, sopra u o se riferite ai
referenti inanimati.
I princìpi classificatori su base semantica sono due.
a) Il sistema bipartito animato/inanimato, la cui distinzione era un
tempo diffusa nella zona orientale (in particolare nella lingua i i-
ta) e che sopravvive nelle lingue slave moderne o in russo, dove,
per esempio, conosce una distribuzione tra nomi animati e ina-
nimati in quanto so ospecificazione del sistema a tre costituenti
(maschile, femminile e neutro).
1 Vedi Appendice 1.
2 Vedi Appendice 2.
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