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FABIO ECCA, Scandali nella Grande guerra europea: i sovrapprofi i di guerra
aderenti ai Comités ricevevano commesse sempre più importanti, che
permettevano loro la realizzazione di ingenti guadagni attraverso la
ripartizione della produzione. L’unico obbligo era quello di rispet-
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tare i termini di consegna previsti nell’accordo . Solo successivamen-
te e gradualmente, tra la fine del 1915 e il 1916, il coordinamento
delle attività industriali passava da quelli che erano veri e propri
trust privati al Ministero della Guerra, in particolare al Sottosegreta-
riato di Stato per le Munizioni e l’Artiglieria, divenuto in seguito mi-
nistero autonomo. Alla sua guida sedeva Albert Thomas, politico di
carriera ed esponente di spicco del socialismo riformista d’oltralpe.
Nel 1917 egli otteneva finalmente il pieno controllo di molti settori
strategici per la conduzione della guerra, come i trasporti, la produ-
zione e la distribuzione delle materie prime e della manodopera. È
proprio grazie alla sua gestione, e attraverso l’assunzione di perso-
nalità come Arthur Fontaine e Charles Gide, che l’amministrazione
pubblica francese si riappropriava in quell’anno dei propri poteri de-
cisionali, precedentemente ceduti ai Comités. A ogni modo, soprat-
tutto nelle prime fasi del conflitto ma anche in quelle successive, la
confusione gestionale aveva contribuito alla realizzazione, da parte
di numerosi imprenditori, di ingenti sovrapprofitti di guerra, come
ricorda Gerd Hardach:
Trop nombreaux, helas!, les industriels avec qui nous devons âprement discu-
ter des prix, trop nombreaux aussi […] les quelques-uns qui menacent de ne
pas faire des nouvelles installations si nous ne leur payons des prix qui nous
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paraissent quelquefois un peu lourds .
lo sforzo per mantenere la popolazione operaia nel maggior numero possibile di fab-
briche e officine». Questo e tu i gli altri brani tra i da opere non pubblicate in edi-
zione italiana sono stati trado i dall’autore dell’articolo).
13 Cfr. G. Hardach, La mobilitation industrielle en 1914-1918: production, pianification et idéo-
logie, in P. Fridenson (a cura di), 1914-1918. L’autre front, Les Editions Ouvrières, Paris
1977, pp. 92-93.
14 Ivi, p. 95; J.F. Godfrey, op. cit., p. 48. («Troppi, ahimè!, i produ ori con i quali dobbiamo
ferocemente discutere dei prezzi, sono numerosi anche [...] coloro che minacciano di
non aprire stru ure nuove se non paghiamo loro i prezzi che a volte sembrano un po’
eccessivi»).
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