Page 241 - Costellazioni 2
P. 241

FABIO ECCA, Scandali nella Grande guerra europea: i sovrapprofi i di guerra


                aderenti ai Comités ricevevano commesse sempre più importanti, che
                permettevano loro la realizzazione di ingenti guadagni attraverso la
                ripartizione della produzione. L’unico obbligo era quello di rispet-
                                                            13
                tare i termini di consegna previsti nell’accordo . Solo successivamen-
                te e gradualmente, tra la fine del 1915 e il 1916, il coordinamento
                delle attività industriali passava da quelli che erano veri e propri
                trust privati al Ministero della Guerra, in particolare al Sottosegreta-
                riato di Stato per le Munizioni e l’Artiglieria, divenuto in seguito mi-
                nistero autonomo. Alla sua guida sedeva Albert Thomas, politico di
                carriera ed esponente di spicco del socialismo riformista d’oltralpe.
                Nel 1917 egli otteneva finalmente il pieno controllo di molti settori
                strategici per la conduzione della guerra, come i trasporti, la produ-
                zione e la distribuzione delle materie prime e della manodopera. È
                proprio grazie alla sua gestione, e attraverso l’assunzione di perso-
                nalità come Arthur Fontaine e Charles Gide, che l’amministrazione
                pubblica francese si riappropriava in quell’anno dei propri poteri de-
                cisionali, precedentemente ceduti ai Comités. A ogni modo, soprat-
                tutto nelle prime fasi del conflitto ma anche in quelle successive, la
                confusione gestionale aveva contribuito alla realizzazione, da parte
                di numerosi imprenditori, di ingenti sovrapprofitti di guerra, come
                ricorda Gerd Hardach:


                   Trop nombreaux, helas!, les industriels avec qui nous devons âprement discu-
                   ter des prix, trop nombreaux aussi […] les quelques-uns qui menacent de ne
                   pas faire des nouvelles installations si nous ne leur payons des prix qui nous
                                                14
                   paraissent quelquefois un peu lourds .





                lo sforzo per mantenere la popolazione operaia nel maggior numero possibile di fab-
                briche e officine». Questo e tu i gli altri brani tra i da opere non pubblicate in edi-
                zione italiana sono stati trado i dall’autore dell’articolo).
                13  Cfr. G. Hardach, La mobilitation industrielle en 1914-1918: production, pianification et idéo-
                logie, in P. Fridenson (a cura di), 1914-1918. L’autre front, Les Editions Ouvrières, Paris
                1977, pp. 92-93.
                14  Ivi, p. 95; J.F. Godfrey, op. cit., p. 48. («Troppi, ahimè!, i produ ori con i quali dobbiamo
                ferocemente discutere dei prezzi, sono numerosi anche [...] coloro che minacciano di
                non aprire stru ure nuove se non paghiamo loro i prezzi che a volte sembrano un po’
                eccessivi»).


                                                240
   236   237   238   239   240   241   242   243   244   245   246