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VALERIA MOGAVERO, Il mito dell’“altra” guerra nel Diario (1939-1945) di Piero Calamandrei
La «guerra che torna», dopo le sfide parziali dell’Etiopia e della
Spagna, coglie l’Italia fascista del 1939 in una condizione di confusa,
a onita e servile a esa dei successi dell’alleato germanico. Ancora la
neutralità, ma stavolta tenuta in scena appena il soffio di tempo ne-
cessario a pregustare la spartizione delle spoglie. L’ultima illusione,
per l’antifascismo moderato, di rimanere fuori dall’incendio. Poi la di-
scesa in campo contro gli alleati del 1915-1918; e inizia il tempo nuovo
del mito multiforme della Grande guerra, che il 10 giugno 1940 con-
sacra finalmente come l’altra guerra. Solo una guerra “nuova” può far
diventare “altra”, in senso cronologico, quella precedente; ma solo una
guerra diametralmente opposta all’antica in termini etico-politici può
indurre e costringere a parlare di altra guerra. Nello spazio di un quar-
to di secolo la geografia emotiva ed etico-politica della guerra italo-
austriaca è stata completamente sovvertita.
Nel ritmo angosciato e angosciante del diario di Calamandrei , l’al-
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leanza con la Germania di Hitler è l’incubo che non annuncia ma chiude
la lunga deriva italiana. Le annotazioni giornaliere cartografano le distan-
ze scavate dalla di atura nei sentimenti e nell’orgoglio, i fossati scavati
nelle famiglie e nelle amicizie, gli esili e le persecuzioni. Le truppe hitle-
riane che marciano eseguendo il passo dell’oca forniscono una tragica co-
lonna sonora al lacerante e interiore momento d’addio di Calamandrei
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alla patria risorgimentale: «intanto l’Italia è invasa dai tedeschi» . L’ele-
mento dell’“invasione” tedesca è importante perché, già nei primi mesi
del 1939, fornisce l’appiglio più cospicuo e suggestivo al recupero del di-
scorso antifascista di Calamandrei sulla Grande guerra, rimuginato e re-
staurato proprio mentre la risacca di un «senso di vecchiaia spirituale»
Bagnoli, Guida, Napoli 1988, p. 261. Sull’iniziale interventismo rosselliano e sul travaglio
dei ripensamenti e delle riconfigurazioni dopo l’avvento del fascismo, N. Tranfaglia,
Carlo Rosselli e il sogno di una democrazia sociale moderna, Baldini-Castoldi-Dalai, Milano
2010, pp. 19-40.
15 Tu e le citazioni e i rinvii fanno riferimento alla recente edizione integrale in due vo-
lumi: P. Calamandrei, Diario, I, 1939-1941, e II, 1942-1945, introduzione di M. Isnenghi,
Edizioni di storia e le eratura, Roma 2015. Va sempre presupposto il citato saggio in-
trodu ivo di Isnenghi, vol. I, pp. V-XXXIV, ogge o d’a enzione da parte di A. Tonnel-
lato, L’edizione integrale del Diario di Piero Calamandrei: uno spaccato testimoniale tra auto-
biografia, storia e storiografia, in «Il Ponte», LXXII, 2, 2016, pp. 91-101.
16 P. Calamandrei, Diario, I, cit., p. 10.
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