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PAOLA CANTONI, Diari popolari della Grande guerra. Forme e strategie della narrazione


                Per E ore Di Clemente i moduli di avvio più frequenti sono il sintag-
                ma “questo” + momento della giornata oppure l’indicazione del mo-
                mento della giornata seguita dall’evento o dal fa o narrato:


                   questa no e siamo stati appostati percircontare monte costone;
                   Questa no a passata estata una no e diguardia come quando sifà laposta al-
                   lepri col fucile immane ad aspe are chevencono;
                   questa matina sequeno ancora labbombardamente unito coi Colpi dà 305 che
                   ogni Granata fà una buca di 5 metri quatrate;
                   Di matina alle ore 6 acomincia to annevicare;
                   tu a lano ata passata abbiamo fa o un tentativo Di una avanzata essiamo
                   Stato tu a lano e so o al fuoco dartiglieria nemica.


                Nel diario di Augusto Moricci le sequenze narrative invece sono distinte
                solo dalla data, che può trovarsi anche all’interno del rigo senza solu-
                zione di continuità. La narrazione progredisce per accumulo, gli eventi
                sono giustapposti uno accanto all’altro o tu ’al più sono collegati da co-
                ordinate. Non mancano, come si è già visto, commenti personali:


                   Piove dirottamentte si cammina per arrivare a S. Pietro. […] pernottiamo
                   dentro un fienile, ma molto freddo, la mattina prestissimo, in marcia sopra l
                   aneve, verso mezzogiorno passiamo l’antico confine (2 marzo) e dopo una
                   faticosissima marcia di dodici ore, rientrando in Italia ci fermiamo a Prosse-
                   nico. la neve e alta 50 cent. e seguitava a cadere;
                   (28 marzo) si riparte per l’Italia. Tre giorni di marcia con zaino affardellato con
                   due coperte, il terzo giorno, aqua dalla ma ina alla sera. le gambe non reggono
                   più, fa o il viaggio senza soldi, ma si cammina dalla contentezza di essere il
                   Italia. 1 Aprile ricominciano le istruzioni, fa un caldo terribile, 8 ore di lavoro
                   al giorno tu i i giorni si vedono aeroplani.
                   19 ma ina siamo allegri, si parte tu i, si va a Dogna 19-4-916 abbiamo dormito
                   nei baraccamenti, fa molto freddo si dorme per terra domani si parte, 21 sono
                   partiti 220 compagni io ancora non so quando si parte, siamo 105 e partido
                   anche il mio tenente castelmovi 22 ricevuto l’ordine di partire anche noi questa
                   sera, sabato santo, piove.

                L’andamento è a volte tachigrafico, con sintagmi nominali o seg-
                menti frasali spezzati tipici di un diario steso giorno per giorno:



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