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PAOLA CANTONI, Diari popolari della Grande guerra. Forme e strategie della narrazione
prepararmi da mangiare io non desidero niente desidero soltando
di vedere i miei panni cioè il mio f [sic] vestito che indossavo prima
di partire da soldato mi cambiai da capo a piedi».
Lodesani si distingue sin dall’esordio per una naturale incli-
nazione narrativa: è più attento alle sfumature, disegna un quadro
più mosso. Non si limita a descrivere gli eventi, ma vi intreccia i
suoi stati d’animo che trovano un riflesso evidente nel lessico. Per
esempio l’avvio è caratterizzato da due sfere semantiche opposte
che rivelano il mutamento di prospettiva interiore dopo la sveglia
notturna con l’ordine di prepararsi alla partenza: troviamo infatti
«magnifica giornata di festa», «allegramente», «tutto contento», «di-
vertito» vs «agitato», «triste mattina».
È importante segnalare che negli esordi in tutti i diari (con l’ec-
cezione di quello di Lodesani) è espressa la consapevolezza di far
parte di una collettività. Si narra l’esperienza singola all’interno
dell’esperienza dei molti con cui si è condivisa; si parla al singolare
ma anche al plurale e la storia di un singolo dà voce alla storia dei
molti compagni che non hanno scritto o che non sono tornati. La
guerra è in tutti i diari, da subito, un’esperienza collettiva. Così Del
Ben: «Siamo partitti; abiamo scavalcato»; così Moricci (anche con
l’impersonale “si”): «Ci vestono; non si esce; si parte; si va addor-
mire; i nostri nervi; si parte; si arriva»; così Parisi: «Ci indrappella-
rono; ci Condussero».
Ecco gli esordi dei diari a distanza.
Luigi Del Ben:
il 24 Maggi 1915 Primo girno di Guera Italo Tedesca, il girno 24 alle ore 2
della matina siamo partitti da Tamoris con unpo di cafe e di brodo e alle ore
4 abiamo scavalcato i confini per portarsi a schiaciare il secolare nemico.
Mario Lodesani:
Appunti della mia vita di Guerra, dalla partenza da Treviso al 16 Novembre
1915 Mario Lodeani Lodesani Mario La mia vita in tre mesi di guerra era il
26 agosto del 1915, una magnifica giornata di festa che passai allegramente
insieme a molti miei compagni al campo di Maserada (presso Treviso). alla
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