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PAOLA CANTONI, Diari popolari della Grande guerra. Forme e strategie della narrazione


                Diario di Mario Lodesani (Modena, tipografo) 16
                Diario di Vincenzo Sperati (Serrone, FR, contadino) 17
                Diario di Gennaro Parisi (provincia di SA, contadino) 18
                Diario di Arrigo Montorsi (Zocca Modenese, MO)  19
                Diario di Augusto Moricci (Roma, ebanista) 20
                Diario di E ore Di Clemente (Bominaco, AQ)  21


                Qualche riflessione iniziale sulla diversa natura di questi testi, di solito
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                genericamente ricondo i alla tipologia del diario di guerra .
                     Una distinzione fondamentale per una loro corretta analisi
                deve essere fatta tra testi scritti in presa diretta e testi prodotti a di-
                stanza dagli eventi narrati anche se, in assenza di dati oggettivi, non
                è facile, e in qualche caso è impossibile, stabilire tempi e modi della
                stesura dei testi. Sappiamo infatti da una casistica relativa in parti-
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                colare all’area trentina che taccuini di dimensioni ridotte (come
                quello di Ettore Di Clemente, di cm 12,5 per 8, per cui cfr. infra) ve-
                nivano forniti nella dotazione di base del soldato alla sua partenza
                per il fronte. In qualche caso sono stati infatti rinvenuti quadernetti
                che corrispondono a questa tipologia. Oltre al supporto materiale,
                indizi importanti di una stesura a caldo sono il ductus più irregolare




                16  Il testo in S. Stegher, op. cit., pp. 35-47; per alcuni rilievi linguistici sul diario di M. Lo-
                desani e di E. Di Clemente (in particolare) e sui testi di L. Del Ben e A. Moricci rinvio a
                P. Cantoni, Esplora le storie, cit., rispe ivamente alle pp. 45-51; 50-53; e p. 45 n. 31.
                17  V. Cardinale, Scri ure semicolte della prima metà del Novecento di Serrone e dintorni (FR),
                tesi di laurea magistrale in Linguistica, Sapienza Università di Roma, rel. U. Vignuzzi,
                correl. P. Cantoni, a.a. 2012-2013, pp. 118-24. Secondo le ricostruzioni dei parenti sembra
                che Sperati abbia imparato a scrivere durante il servizio militare.
                18  Il testo è stato trascri o all’interno del proge o di cui alla n. 12; cfr. P. Cantoni, A
                scuola dalla Grande Guerra,cit.
                19  Il testo è in R. Catalano, Trascrizione e analisi del Diario di Arrigo Montorsi, tesi di
                laurea in Lettere moderne,  Sapienza Università di Roma, rel. P. Cantoni, a.a. 2015-
                2016.
                20  Il testo è in S. Stegher, op. cit., pp. 48-65.
                21  Il testo è in P. Muzi, Il bersagliere E ore Di Clemente ed i suoi «Appunti del Comba ente»
                (18 agosto-6 o obre 1915), in R. Fresu (a cura di), «Questa guerra», cit., pp. 113-132; cfr.
                anche P. Cantoni, Esplora le storie, cit.
                22  Per gli aspe i tipologici e per una rassegna di casi specifici si veda A. Gibelli, La guerra
                grande,cit., p. 28 e ss.
                23  A. Gibelli, La guerra grande,cit., p. 27.


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