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FRANCESCA BERNARDINI NAPOLETANO, La Grande guerra nell’immaginario e nella coscienza europea


                dici aveva denunciato l’insipienza dei «delimitatori del confine […] as-
                solutamente impreparati […] sprovvisti di quello che è elementarmente
                necessario per vivere in alta montagna», così Gadda racconta che i suoi
                alpini marciano «14 ore con neve gelata, sole, riflessi: ecc: […] senza oc-
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                chiali» ; Gadda, «soldato comba ente nell’opera della redenzione» 19
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                testimonia che manca tu o, persino le scope e che il vestiario è total-
                mente inada o:


                   I nostri uomini sono calzati in modo da far pietà: scarpe di cuoio scadente e
                   troppo fresco per l’uso, cucite con filo leggero da abiti anzi che con spago, a
                   macchina anzi che a mano. Dopo due o tre giorni di uso si aprono, si spaccano,
                   si scuciono, i fogli delle suole si distaccano nell’umidità l’uno dall’altro. Un
                   mese di servizio le me e fuori d’uso. Questo fa o ridonda a totale danno, oltre
                   che dell’economia dell’erario, del morale delle truppe costre e alla vergogna
                   di questa lacerazione, e, in guerra, alle orribili sofferenze del gelo! Quanta ab-
                   negazione è in questi uomini così sacrificati a 38 anni, e così tra ati! 21


                   Scarpe pessime, scucite, ro e: abiti di tela e di panno discreti, biancheria leg-
                   gera, di tela; gli uomini gelano, si ammalano e pure non si lamentano: sono
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                   eroi .
                La denuncia, in particolare della pessima qualità delle scarpe, torna
                in molti autori, e con ampiezza nel capitolo Scarpe di Con me e con gli
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                alpini di Jahier , che, per il suo rifiuto della modernità e per la riven-
                dicazione della cultura contadina, contrappone il prodo o d’artigia-
                nato, fru o di secolare arte ed esperienza («l’onesta scarpa puntuta






                18  C.E. Gadda, Giornale di guerra per l’anno 1916, in Id., Giornale di guerra e di prigionia, Ei-
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                naudi, Torino 1980 , p. 262.
                19  Ivi, p. 113.
                20  C.E. Gadda, Giornale di Campagna, in Id., Giornale di guerra e di prigionia, cit., p. 49: «Le
                scope scarseggiano: una Compagnia (uomini 240 circa) ha una dotazione mensile di
                scope di L. 2,50».
                21  Ivi, pp. 42-43.
                22  Ivi, p. 50.
                23  P. Jahier, Con me e con gli alpini (1920), in Id., Ragazzo. Con me e con gli alpini, Vallecchi,
                Firenze 1953, pp. 140-143.


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