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FABIO MARRI, I “solchi della morte” e il realismo più cupo di Guido Cavani


                Una «cartolina postale italiana in franchigia. Corrispondenza del R.
                Esercito», e una più lunga le era (giuntaci senza la busta che la conte-
                     1
                neva) , entrambe dalla «Zona di Guerra», introducono efficacemente
                alla vita e ai sentimenti che provava il futuro scri ore Guido Cavani, al-
                                                                 2
                lora ventenne (era nato a Modena il 5 o obre 1897) , arruolato inizial-
                                                       a
                mente nel 10° Reggimento di Fanteria, 11 Compagnia, 4° Ba aglione .
                                                                                 3
                   17-2-918
                   Caro Arrigo ,
                            4
                   il carnevale è terminato, cominciano le austere giornate della Quaresima cri-
                   stiana a velare gli ultimi aneliti delle orgie umane. Per noi la quaresima è in-





                1  Tu i i materiali inediti provengono dall’archivio privato della famiglia Cavani in Mo-
                dena e sono destinati a integrare il «Fondo Guido Cavani» della Biblioteca Estense Uni-
                versitaria di Modena. Per l’ordinamento delle carte sono debitore in buona parte alla
                mia studentessa scolara Patrizia Franceschini, la cui tesi di laurea Evoluzione linguistica
                nel primo Cavani, discussa all’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna il 12 no-
                vembre 1982, ha costituito un o imo viatico per le mie ricerche.
                2  Morirà il 23 aprile 1967. Per notizie bio-bibliografiche ci si rivolga al Dizionario bio-
                grafico degli Italiani, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, Roma 1979, vol. 23, alla voce
                Cavani, Guido (pp. 12-13) di E. Ragni, autore poi del capitolo Guido Cavani nella Le e-
                ratura Italiana Contemporanea dire a da G. Mariani e M. Petrucciani, Lucarini, Roma
                1980, vol. 2, pp. 615-618. Un approfondimento capillare è venuto col volume Per Guido
                Cavani. A i della giornata di studio nel XV della morte, a cura di F. Marri, Mucchi, Modena
                1983, in «Memorie dell’Accademia Nazionale di Scienze Le ere e Arti – Modena», s.
                VI, 24; la sistemazione critica più ampia e recente è quella offerta dalla nuova edizione
                del romanzo Zebio Còtal, illustrato da G. Covili, con prefazione di G. Bàrberi Squaro i:
                Cavani, o la contraddi orietà della narrazione, Coviliarte, Pavullo-Pontecchio Marconi
                2008, pp. VII-LIV. Ne tiene conto la notevole postfazione di G. Davico Bonino, Un’epo-
                pea della miseria contadina, all’ultima ristampa di Zebio Còtal (Isbn, Milano 2009, pp.
                226-236). Di Cavani non si parla in nessuno degli studi o raccolte antologiche sul tema
                degli scri ori nella Grande guerra che ho consultato: cito per ora F. Formigari, La le e-
                ratura di guerra in Italia: 1915-1935, Istituto Nazionale Fascista di Cultura, Roma 1935;
                M. Bartole i, Memorialistica di guerra, in G. Luti (a cura di), Storia le eraria d’Italia, Pic-
                cin Nuova Libraria, Padova 1989,  vol. XI, Il Novecento, t. I, cap. 14, pp. 625-653; A. Cor-
                tellessa (a cura di), Le no i chiare erano tu e un’alba, Bruno Mondadori, Milano 1998;
                F. Senardi (a cura di), Scri ori in trincea, Carocci, Roma 2008.
                3  L’arruolamento doveva essere avvenuto verso la metà del 1917: la più antica delle car-
                toline ai familiari rimaste nel fascicole o della corrispondenza di guerra è datata e tim-
                brata Bra, 12 se embre 1917, da un luogo dove effe ivamente era operativo un Centro
                Addestramento Reclute.
                4  Il fratello più giovane di Guido, nato nel 1901 e che scomparirà prematuramente nel 1927.


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