Page 94 - Costellazioni 2
P. 94
GIULIA FERRI, «Voglio liberarmi dei rimorsi che mi pesano addosso»
tando alla guerra. Ora, alla fine del primo confli o mondiale, è neces-
sario accoglierne la spinta riformatrice e favorire la rinascita dei valori
nella società italiana:
Nous voulons considérer notre guerre — après que le résultat pratique nous a
été triomphalement acquis par nos armes — sous l’aspect d’un renouvellement
50
profond et total de nos valeurs spirituelles .
Savinio chiarisce ulteriormente il legame che per lui sussiste tra guer-
ra e rinnovamento in Nous – les loups, un articolo dai toni marinet-
tiani, scritto nell’ottobre 1918 e inviato al fratello affinché lo spedisse
51
a sua volta a Guillaume, all’epoca rimasto inedito . Qui l’autore
parla di un cambiamento soprattutto culturale, e definisce una netta
separazione tra il periodo precedente e quello successivo alla guerra,
assegnando il primo, da rinnegare, ai vecchi e il successivo ai giova-
ni, secondo un topos molto amato dai futuristi. Auspica un distacco
definitivo dalle tare del passato, ma va precisato che questo non si-
gnifica rifiuto della tradizione, che infatti viene definita «glorieux
52
passé» in Recommencement e sarà al centro della fase successiva
dell’arte saviniana, quella del cosiddetto “ritorno all’ordine”. Si tratta
piuttosto di liberarsi dalla sudditanza nei confronti delle altre culture
e di avere il coraggio di creare forme artistiche che coinvolgano
l’umanità in tutte le sue forme. Il potere rinvigorente attribuito al
conflitto bellico viene qui rappresentato dalle immagini cruente della
trasfusione del sangue dei morti nelle vene dei sopravvissuti e dei
lupi che si sfamano con la carne delle vittime, ai limiti del canniba-
53
lismo, che richiama i toni papiniani .
50 A. Savinio, Recommencement, in «La Vraie Italie», I, 8, se embre 1919, pp. 233-235.
51 L’articolo è ora pubblicato in P. Italia, Il pellegrino appassionato, cit., pp. 399-401. Era
apparso precedentemente, in traduzione, in appendice all’articolo di A. Montenovesi,
«Il gradevole non ci sfiora più», in «L’Arena», 2 febbraio 1991.
52 A. Savinio, Recommencement, cit., p. 233.
53 Si veda, per esempio, l’articolo La vita non è sacra, in «Lacerba», I, 20, 1913: «Il san-
gue è il vino dei popoli forti; il sangue è l’olio di cui hanno bisogno le ruote di questa
macchina enorme che vola dal passato al futuro – perché il futuro diventi più presto
passato».
93