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ORESTE FLOQUET, All’intersezione tra linguistica dell’exemplum e linguistica del datum
possibilità di controllo del dato stesso (sopra u o per quanto riguarda
i risvolti quantitativi, ovvero legati alla frequenza d’uso, e quelli so-
ciali). Il metodo si ispira ad alcune procedure già esistenti nell’ambito
della psicolinguistica applicata, che tu avia non sono destinate allo
studio di aspe i puntuali e circoscri i della stru ura linguistica (come
nel nostro caso, l’opposizione tra deuxième e second), bensì servono a
valutare più genericamente i processi soggiacenti alle abilità metalin-
guistiche (capacità di discriminare, di rielaborare, di riconoscere, di
parafrasare ecc.).
Interrogando mediante un questionario più informatori in me-
rito alla semantica di second e deuxième, abbiamo cercato, da un lato,
di lavorare sulle intuizioni implicite ed esplicite di un gruppo di
parlanti, per ora non ancora molto esteso, dall’altro, di cercare di ve-
dere se le loro risposte sono sensibili a fattori sociolinguistici (età,
provenienza, grado di scolarizzazione) e se sono raggruppabili in
nuclei più o meno densi (in termini di frequenza). La novità ci sem-
bra consista nella possibilità di lavorare su di un numero significa-
tivo di intuizioni spontanee, e non solo su quelle del linguista esper-
to. Questa pluralità di risposte, a volte eterogenee, come si avrà
modo di vedere in seguito, ci ha permesso di costituire una raccolta
di intuizioni tanto epilinguistiche (che rispondono grosso modo alla
domanda: questa forma è accettabile o no?) quanto metalinguistiche
(in cui invece si cerca di far esplicitare le ragioni linguistiche che
stanno alla base delle risposte) che può essere analizzata e trattata
come un normale corpus di dati. Un’ultima caratteristica del nostro
modo di procedere che vorremmo mettere in risalto è che questo
permette agevolmente di falsificare o meno delle ipotesi avanzate
precedentemente. Poiché abbiamo costruito i nostri test partendo,
quando possibile, dalle frasi già proposte dai linguisti esperti per
spiegare, laddove ci sia, la differenza di impiego di deuxième e se-
cond, siamo in grado di verificare empiricamente se queste siano ef-
fettivamente significative o meno anche per dei francofoni che non
sono professionisti dell’analisi linguistica. La discussione mostrerà
infatti che alcune interpretazioni avanzate non sembrano essere pie-
namente accettate, come per esempio quella del valore leggermente
peggiorativo di second rispetto a deuxième, nei sintagmi come second
violon, second père ecc.
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