Page 316 - Costellazioni 2
P. 316

ORESTE FLOQUET, All’intersezione tra linguistica dell’exemplum e linguistica del datum


                tre l’intrinseca impossibilità di prevedere la presenza stessa del feno-
                meno che si vorrebbe studiare, poniamo, le frasi consecutive introdo e
                da aussi, né di controllarne le differenti sfacce ature; per esempio, data
                la rarità del fenomeno, è difficile studiare la portata della negazione
                del verbo principale sul gerundio introdo o o meno da tout, il tipo il
                                                             4
                n’évite pas la récession (tout) en baissant les impôts . Le debolezze del me-
                todo speculativo riguardano, invece, il valore stesso dell’introspezione
                come mezzo per indagare i fenomeni. Il diba ito è stato molto vivo in
                filosofia e psicologia, già dai tempi di Kant e Comte perché, come ri-
                corda Ferruzzi, la possibilità di osservare i dati che provengono da una
                osservazione introspe iva, e che quindi non sono accessibili ad altri os-
                servatori, pone il problema dell’affidabilità di una conoscenza imme-
                                                     5
                diata delle proprie operazioni mentali . Parte della psicolinguistica è
                del resto avversa a questo modo di procedere che non prevede la me-
                diazione dell’osservatore; così, per esempio, si esprime criticamente
                Caron per il quale: «les processus par lesquels l’esprit humain traite le
                langage échappent, pour la plus grande part, à l’introspection. On ne
                peut les aborder que par des méthodes indirectes ».
                                                               6


                2. Per un approccio sperimentale ai dati immediati: un corpus di dati intuitivi


                L’obie ivo del presente lavoro è quello di rifle ere sulla possibilità di
                un approccio che preservi alcuni dei vantaggi presenti in queste due
                metodologie proponendone una applicazione concreta al caso della
                differenza semantica tra due ordinali quasi sinonimi come deuxième e
                second. In particolar modo, vorremmo cercare di coniugare la proprietà
                del metodo speculativo/ideale di poter liberamente selezionare e ma-
                nipolare lo stesso dato in molti modi, osservandolo da più punti di
                vista, con quella dell’approccio empirico/materiale, che precisa però
                meglio i contesti di applicazione e che presenta dunque una maggiore





                4  Sui limiti del corpus, specialmente in sintassi, cfr. G. Longobardi, La sintassi storica, in
                M. Mancini (a cura di), Il cambiamento linguistico, Carocci, Roma 2003, pp. 165-208.
                5  F. Ferruzzi, L’introspezione nella storia della psicologia, Bulzoni, Roma 1980.
                6  J. Caron, Précis de psycholinguistique (1989), PUF, Paris 2008, p. 16.


                                                315
   311   312   313   314   315   316   317   318   319   320   321