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MARIE-PIERRE ESCOUBAS-BENVENISTE, STEFANO DI DOMENICO, Sul verbo francese


                   ils votent aux primaires
                   certains [z]électeurs […], ils votent aux primaires
                   les départements du nord appellent à voter

                f) Il morfogramma del plurale è realizzato fonicamente nel sintagma
                verbale tramite la [z] di liaison fra pronome sogge o e verbo: Pro-s….V-
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                nt = [Pro-Ø…[z]V-Ø] .

                   ils [z]appellent à voter

                Segno di maggiore coesione sintagmatica, la liaison obbligatoria genera
                un processo di risillabazione del lessema verbale [il-za’pε-la-vo-‘te] fa-
                                                                               12
                cendo emergere una flessione paradossale all’inizio della parola . Il
                caso riguarda tu i in verbi con vocale fonica iniziale, ma non si applica
                a tu i i contesti. Questa variazione è imputabile ad alcune proprietà
                morfosinta iche: inserendosi fra il sogge o e il verbo, proclitici e av-
                verbio di negazione bloccano la liaison ed eliminano il morfofono di
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                plurale a livello del sintagma verbale :

                   elles [z]hébergent un réfugié
                   elles l’hébergent
                   elles n’hébergent personne
                   elles ne l’acceptent pas






                11  L’apparente contraddizione con quanto affermato da Fayol: «il plurale dei nomi, ag-
                ge ivi o verbi non ha corrispondenti fonologici» (Cfr. M. Fayol, L’apprentissage de la mor-
                phologie du français. La question des accords en nombre, in «Langage et Pratiques», 43, 2009,
                pp. 29-37) dipende dalla diversa angolatura da cui si guarda ai fa i linguistici. Osser-
                vando lo scri o dall’orale, cioè dalle unità della parola, l’affermazione, veritiera, sui
                mots, potrebbe sembrare eccessivamente categorica riguardo alle unità prosodiche.
                12  Ci ricorda il meccanismo altre anto paradossale quanto funzionale delle «flessioni
                anteposte» che indicano la comparsa delle forme atone dei pronomi personali proclitici
                storicamente emersi per supplire all’assordamento delle desinenze (amo vs j’aime; ama
                vs il aime) (Cfr. E. Arcaini, Italiano e Francese. Un’analisi comparativa, in Confronti linguistici,
                Paravia Scriptorium, Torino 2000, p. 432).
                13  Anche le forme flesse discontinue quali i tempi composti e la voce passiva del verbo sono
                esposte a meccanismi che possono avere effe i simili in termini di marcatezza (elles n’étaient
                pas parties; elles n’étaient jamais aba ues; ils s’étaient demandé…).


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