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MARIE-PIERRE ESCOUBAS-BENVENISTE, STEFANO DI DOMENICO, Sul verbo francese


                completo della morfologia grammaticale del verbo. Essa di fa o non si
                riduce al paradigma regolare della prima coniugazione: come hanno
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                evidenziato gli studi quantitativi storici sul vocabolario francese, i primi
                5 verbi più frequenti sono quelli maggiormente irregolari, être, faire, dire,
                avoir, aller, le cui “coniugazioni” non sono il fru o dell’applicazione di
                regole composizionali sistematiche.
                     In una prospe iva di descrizione linguistica applicata, l’unico
                modo per far chiarezza sulle specificità morfologiche profonde del si-
                stema del verbo francese contemporaneo consiste nel prestare la do-
                vuta a enzione alle due modalità delle sue a uazioni. Si tra a dunque
                di confrontare le forme foniche con quelle grafiche delle coniugazioni
                stabilite dalle norme funzionali di pronuncia e scri ura della lingua.



                2. Il “doppio volto” instabile del verbo francese: fra fonografia e semiografia


                L’evoluzione della lingua francese ha seguito dinamiche e logiche di-
                verse per quanto riguarda il piano della parola e quello della scri ura
                che la codifica. La forma scri a, avec juste raison secondo N. Catach, ha
                segnato ritardo rispe o all’evolversi della forma orale. La prima conse-
                guenza di questo fenomeno, di particolare rilievo per il sistema del
                verbo, è che l’«ortografia [del francese] è grammaticale» quindi, asseri-
                sce la scienziata, per capire la lingua, «bisogna due volte imparare la
                grammatica, e per molti aspe i, si potrebbe dire che abbiamo (noi fran-
                cofoni) due sistemi “di lingua”» (cfr. § 3.).
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                     Per quanto riguarda l’area del verbo, che concentra maggiormente
                come già so olineato le due dimensioni lessicale e grammaticale, la
                scri ura rappresenta un “so ocodice” del francese in quanto la sua pro-
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                nuncia «è legata al contenuto della parola» . Ne derivano forme estranee





                6  G. Gougenheim, R. Michea, P. Rivenc, A. Sauvageot, L’élaboration du français fondamen-
                tal: étude sur l’établissement d’un vocabulaire et d’une grammaire de base, Didier, Paris 1964.
                7  N. Catach, Les délires de l’orthographe en forme de dictionnaire, Plon, Paris 1989, p. 60, e
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                anche Id. L’orthographe française. Traité théorique et pratique (1980), Nathan, Paris 1995 .
                8  C. Blanche-Benveniste, A. Chervel, L’orthographe (1968), Maspéro, Paris, nuova edizio-
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                ne integrata 1978 , pp. 69 e 147.

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