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b. ZIMMERMANN, Classicismo e anticlassicismo nella filologia e letteratura tedesca alla fin de siècle


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                           zioni dimostrano chiaramente la sua familiarità con questi temi . In linea
                           con questa omissione, manca l’erudito apparato di note; uno scandalo
                           per l’ambiente dei filologi dell’epoca, ma che oggi pure sarebbe giudi-
                           cato una provocazione. L’argomentazione non avanza per mezzo delle
                           categorie proprie della disciplina filologica e dell’antichistica, bensì at-
                           traverso un approccio estetico, basandosi sulla sensibilità artistica e mu-
                           sicale di Schopenhauer e Wagner. La stessa patina storica di cui si am-
                           manta l’opera nella prima parte non corrisponde affatto a quanto la sen-
                           sibilità del XIX secolo considerava “storico”, quanto piuttosto antropo-
                           logico e, a ogni modo, speculativo.
                                 E fu così che la reazione dell’ambiente dei filologi arrivò, distrut-
                           tiva, e non c’era da aspettarsi altro: a metà del 1872, il giovane Ulrich
                           von Wilamowitz-Moellendorff, appena ventiquattrenne, fece a pezzi
                           lo scritto di Nietzsche nel suo pamphlet Zukunftsphilologie! eine erwi-
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                           derung auf Friedrich Nietzsches “geburt der tragödie” (Filosofia dell’avve-
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                           lamowitz rimprovera a Nietzsche la sua ignoranza e la sua mancanza
                           di amore per la verità. L’autentica Essenza (Wesen) ellenica si caratte-
                           rizza non per una «excentrische, alle schranken brechende orgiastische
                           mystik» bensì per uno «streben nach dem mass in allen dingen», in-
                           somma, per la sua sophrosyne. Wilamowitz chiude con un attacco bef-
                           fardo a Nietzsche e ai suoi discepoli:


                              halte hr. N. wort, ergreife er den thyrsos, ziehe er von Indien nach Grie-
                              chenland, aber steige er herab vom katheder, auf welchem er wissen-
                              schaftlich lehren soll; sammle er tiger und panther zu seinen knieen,
                              aber nicht Deutschlands philologische jugend, die in der askese selbst-
                              verläugnender arbeit lernen soll, überall allein die wahrheit zu suchen,
                              durch williges ergeben ihr urteil zu befreien, auf dass ihr das classische
                              altertum jenes einzig unvergängliche gewähre, welches die gunst der
                              Musen verheisst, und in dieser fülle und reinheit allein das classische
                              altertum gewähren kann






                           5  Raccolte ivi, pp. 361-370.
                           6  In K. Gründer, op. cit., pp. 27-55.



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