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MICHELE NAPOLITANO, Il liceo classico: qualche idea per il futuro



                           relativi al liceo classico vengano fatti reagire con quelli relativi alle
                           altre opzioni di istruzione superiore liceale, ove a colpire è soprattutto
                           il dato sulle iscrizioni al liceo scientifico. Per quanto attiene al totale
                           delle iscrizioni ai licei, le preiscrizioni 2018/2019, pari al 55,3 per cento,
                           mostrano un’ulteriore forte crescita rispetto agli anni passati: la crisi
                           del classico è dunque un fenomeno che va in controtendenza rispetto
                           alla significativa fortuna della quale continua a godere oggi, nel com-
                           plesso, il sistema dell’istruzione superiore liceale. Quanto allo scienti-
                           fico, i dati relativi alle preiscrizioni 2018/2019 gli attribuiscono un 25,6
                           per cento, in decisa crescita rispetto al rotondo 25 per cento registrato
                           l’anno passato: più di un quarto del totale delle iscrizioni relative ai
                           licei. Un successo, innegabile, al quale ha certo contribuito il varo, ac-
                           canto all’indirizzo ordinamentale, dell’opzione scienze applicate con
                           l’ulteriore variante della sezione a indirizzo sportivo. Opzioni che,
                           come è ben noto, a differenza dell’indirizzo ordinamentale, non pre-
                           vedono lo studio del latino. Le recenti sfortune del liceo classico non
                           sono dunque imputabili a fatti di sistema: è il liceo classico che non
                           piace più, o che, almeno, piace decisamente meno di quanto non pia-
                           cesse un tempo.
                                 Considerato il perdurante, e anzi crescente, successo dello scien-
                           tifico, e il fatto che a tale successo hanno contribuito in modo deter-
                           minante, come ho appena detto, le opzioni senza il latino, verrebbe
                           naturale immaginare che la crisi del liceo classico sia da ricondurre,
                           almeno in linea generale, al tramonto dell’interesse nei confronti delle
                           discipline umanistiche, greco e latino in testa. Il che mi sembra smen-
                           tito, però, oltre che dalla inaudita densità del dibattito che si è acceso
                           in questi ultimi tempi intorno alle sorti del classico (da quanti anni
                           non si parlava più di queste cose con tanta passione?) o dalla fortuna
                           di intraprese quali la «Notte Nazionale del Liceo Classico» o le «Olim-
                           piadi Nazionali delle Lingue e Civiltà Classiche», da fatti quali lo stra-
                           ordinario successo arriso, di recente, al già ricordato libro di Andrea
                           Marcolongo , il cui focus, peraltro, ruota intorno al solo greco, che del
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                           2  A. Marcolongo, La lingua geniale. 9 ragioni per amare il greco, Laterza, Roma-
                           bari 2016.



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