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MICHELE NAPOLITANO, Il liceo classico: qualche idea per il futuro


                           Il liceo classico, se non proprio morto e sepolto, è certo moribondo:
                           agonizzante, anzi, almeno stando agli allarmati strilli di gazzetta che
                           ormai da tempo ne preconizzano la fine imminente. Al suo capezzale,
                           in gran frotta, dotti, medici e sapienti, per citare il titolo di una vecchia
                           canzone di Edoardo bennato che almeno i più avanti negli anni forse
                           ricorderanno. Ma al nostro povero liceo classico non toccano soltanto
                           le premure di chi vorrebbe provare a curarlo. Macché: il liceo classico
                           ha dovuto subire l’affronto di un processo in piena regola, sedendo, è
                           appena il caso di dirlo, sul banco degli imputati. E mica un processo
                           qualunque! Un’azione teatrale, organizzata, con largo dispendio di
                           mezzi, dalla Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo,
                           tenutasi il 14 novembre del 2014 presso il Teatro Carignano di Torino,
                           convocato all’uopo il gotha del mondo accademico, intellettuale, gior-
                           nalistico, culturale del nostro Paese. Fortuna che, a stare agli atti, pub-
                                                                1
                           blicati dal Mulino nel marzo del 2016 , il liceo classico è risultato as-
                           solto dai tre ben gravosi capi d’imputazione per i quali era stato por-
                           tato a processo. Alla presa d’atto della crisi del classico si deve il fiorire,
                           negli ultimi tempi, di un dibattito le cui ramificazioni, nella carta stam-
                           pata, in rete e altrove, sarebbe impossibile ripercorrere qui nel detta-
                           glio. Articoli di giornale, convegni, gruppi social, appelli, persino una
                           task force per il classico. E poi una fitta serie di libri, tra i quali quello
                           di Andrea Marcolongo: quest’ultimo un vero e proprio caso editoriale,
                           del quale tornerò a dire in breve più avanti.
                                 Allarme ingiustificato, quello relativo alle sorti del classico? Ten-
                           derei a non drammatizzare, anche se certo il dato percentuale relativo
                           alle preiscrizioni per l’anno scolastico 2018/2019, di recente diffuso dal
                           MIUR, se mostra in atto una confortante tendenza alla tenuta, e anzi
                           al recupero, con una percentuale, pari al 6,7 per cento, in lieve crescita
                           rispetto all’anno passato, non basta però, credo, per poter essere con-
                           siderato spia di una vera inversione di tendenza. Siamo ancora molto
                           lontani, a ogni modo, dal 10 per cento che il classico faceva registrare
                           ancora nel 2008. La preoccupazione aumenta nel momento in cui i dati






                           1  U. Cardinale, A. Sinigaglia (a cura di), Processo al liceo classico. Resoconto di un’azio-
                           ne teatrale. Torino, Teatro Carignano, 14 novembre 2014, il Mulino, bologna 2016.



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