Page 103 - Costellazioni 6
P. 103

MARIA bETTETINI, Classici e mercato globale. Il caso del mito delle Sirene



                                 Prendiamo un caso che può aiutare a comprendere meglio la si-
                           tuazione: il mito delle Sirene.



                           4.


                           L’oggi è noto e facile da ricostruire, nel 1989 la Walt Disney Feature
                           Animation ha mandato nelle sale il film d’animazione The Little Mer-
                           maid, in italiano La Sirenetta, dichiarando di ispirarsi alla fiaba di
                           Hans Christian Andersen (1837). Il film, che è davvero un cartone
                           animato molto bello, ha dato origine a due sequel, un musical, al-
                           meno tre videogiochi e, dal 2016, alla preparazione di una versione
                           recitata da attori, per non parlare del merchandising, tuttora in atto
                           e molto ricco. Sempre per dover raggiungere tutto il mondo, e poter
                           poi colpire l’immaginario dei più giovani – tra i migliori acquirenti
                           in assoluto – la Sirenetta Ariel è rappresentata come un’adolescente
                           che mal sopporta le costrizioni del regno marino del padre, re Tri-
                           tone. Inoltre Ariel è tanto incuriosita dal mondo umano da conser-
                           vare tutti gli oggetti che da lì provengono: ciò che fanno i ragazzi
                           con le cose, le “reliquie” che sono state vicine, o addirittura toccate,
                           dai loro divi dello sport e dello spettacolo. Recentemente, tre psico-
                           loghe (Senesi, Pescina, Calderaro) hanno analizzato i comportamen-
                           ti deviati dei personaggi Disney, indicando per Ariel il disturbo os-
                           sessivo-compulsivo della raccolta di oggetti inutili. Sempre meglio
                           della sindrome di Stoccolma di bella o la prosopagnosia di Jasmine,
                           per non dire dell’amore di biancaneve, ricambiato, per gli anziani.
                           Tornando al film, è inutile sottolineare la voluta semplicità dei per-
                           sonaggi, la punizione di tutti i cattivi e il lieto fine, che fortemente
                           contrasta con la fiaba di Andersen e soprattutto con il senso del tra-
                           gico che sempre ha accompagnato il mito delle Sirene e quelli da
                           questo derivati.
                                 Non si sa molto dell’etimologia: “sirena” dal greco heiro, quindi
                           “incateno”, oppure da seirios, “ardente, che brucia come il sole”? Il dub-
                           bio ha un suo interesse, perché una Sirena ti può legare a sé perduta-
                           mente e ti può far bruciare d’amore, o può innamorarsi pazzamente.
                                 Per quanto sappiamo, il primo a nominare le Sirene è Omero
                           nell’Odissea. La narrazione mitologica le colloca in verità ben prima



                                                           101
   98   99   100   101   102   103   104   105   106   107   108