Page 209 - Costellazioni 2
P. 209

VALERIA MOGAVERO, Il mito dell’“altra” guerra nel Diario (1939-1945) di Piero Calamandrei


                auto-persuasiva, per la «generazione del 1914» – almeno per la parte
                d’essa rimasta lungamente e travagliatamente fedele agli ideali o, se
                                                           49
                meglio piace, al mito e ai «fecondi inganni» dell’interventismo de-
                                    48
                                                                               50
                mocratico – l’interpretazione del fascismo come Antirisorgimento .







































                48  M. Isnenghi, Il mito della grande guerra (1970), il Mulino, Bologna 1997, pp. 417-418 per
                il «rapporto mentale che perdura nel corso dei decenni» e gli a raversamenti – dopo-
                guerra, fascismo, antifascismo e Seconda guerra mondiale – di «una situazione in mo-
                vimento che non può non condizionare il sogge o e l’ogge o, la prospe iva e la messa
                in posa».
                49  M. Isnenghi, Il “fecondo inganno” degli interventisti democratici, in «Questitalia», VIII,
                87, 1965, pp. 339-361.
                50  Sul fascismo come Antirisorgimento si veda F. Vander, L’estetizzazione della politica. Il
                fascismo come anti-Italia, Dedalo, Bari 2009, pp. 108 e ss., 156 e ss. Sulla lunga durata,
                anche nella Resistenza, dei richiami al Risorgimento e alla guerra del 1915-1918 in fun-
                zione antitedesca, C. Pavone, Una guerra civile. Saggio storico sulla moralità della Resistenza,
                Bollati Boringhieri, Torino 1991, rist. 2000, p. 206, ma tu o il cap. La guerra patrio ica,
                pp. 169-220, va tenuto presente.


                                                208
   204   205   206   207   208   209   210   211   212   213   214