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LUCIO VALENT, «La guerra era bella e conforme al mio spirito». Luigi Bartolini scri ore di guerra


                Luigi Bartolini, considerato, con Giorgio Morandi e Giuseppe Viviani,
                uno dei maggiori incisori italiani del Novecento, fu anche pi ore,
                poeta e scri ore, autore di un romanzo, Ladri di bicicle e (1946), che
                ispirò Cesare Zava ini nella sceneggiatura del fortunato film di Vi o-
                                   1
                rio De Sica del 1948 . Soldato durante la Grande guerra, raccontò le
                sue esperienze in un testo, Il ritorno sul Carso, in cui si evidenziano
                quelle tematiche che lo rendono una testimonianza storica preziosa e
                                                                              2
                particolare nel panorama della memorialistica di guerra italiana .
                     Il libro apparve per i tipi di Arnoldo Mondadori nel 1930 (nella
                collana denominata «I romanzi della guerra», che durò dal 1930 e al
                1935) in due edizioni, per poi essere ristampato nel 1934 in una
                nuova collezione («I libri azzurri») con una scelta editoriale su cui si
                tornerà in seguito. Dopo il 1934 il testo uscì definitivamente dal ca-
                talogo e ciò dipese, da un lato e a detta dell’editore, dal destino vis-
                suto dallo specifico genere letterario negli anni del regime fascista 3
                e, dall’altro, dal particolare contenuto e dalla forma con cui esso fu
                presentato al pubblico.
                     Non si sa nulla di certo su quando Bartolini iniziò a comporre Il
                ritorno sul Carso, né sui problemi sorti durante la sua compilazione.
                Non dove ero essere pochi, se, il 10 aprile 1930, l’autore, impaziente
                di avere notizie sull’auspicata prossima pubblicazione del manoscri o,
                scrisse ad Arnoldo Mondadori: «Ma senta: ci ho faticato e rifaticato
                tanto a scrivere il libro, e lei non mi manda nemmeno a dire se va bene
                o no? L’ha ricevuto?», dicendosi pronto a rassegnarsi nel caso in cui il





                1  Per le informazioni biografiche su Bartolini si veda alla voce stesa da A. Bocelli, Bar-
                tolini Luigi, in Dizionario Biografico degli Italiani, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma
                1964, vol. 6, pp. 609-613.
                2  Per un approfondimento delle tematiche in merito ci perme iamo di rinviare a L. Va-
                lent, Experiences, Images and Political Reflections on the First World War in Italian Interwar
                Literature, in «History», CII, 349, s.d., in corso di pubblicazione. Per la le eratura sulla
                Grande guerra si vedano M. Isnenghi, Le guerre degli Italiani. Parole, immagini, ricordi,
                1848–1945, Mondadori, Milano 1989; Id., Il mito della Grande Guerra (1970), il Mulino,
                Bologna 2007; G. Capecchi, Lo straniero nemico e fratello. Le eratura italiana e grande guerra,
                Clueb, Bologna 2013.
                3  Una prima breve analisi del tema in K. Du Pont, La memorialistica della Grande Guerra.
                Uno sguardo dal basso sulla le eratura italiana, disponibile online all’indirizzo h p://www.
                vlrom.be/pdf/991dupont.pdf (ultimo accesso 5 gennaio 2017).


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