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Dedicato a una amica
                        Agnese Subiaco scomparsa l’8.06.2018

            Una triste notizia ci ha lasciato tutti pietrificati, te ne sei andata
            nel tuo regno. Tu che sei stata la madre di tutti, sorella e amica
            vera.
                Tu esistevi già prima di me, avevi otto anni di più.
                Sei partita senza salutarmi, sono arrivato tardi, avrei voluto
            tenerti la mano e sentire ancora il battito del tuo grande ed im-
            menso cuore. Sei sempre stata caritatevole con tutti, non ha sba-
            gliato niente, perché l’uomo sbaglia solo quando cerca di essere
            ciò che non è.
                Tu, invece, sei sempre stata tu, dispensando amore e carità a
            tutti, anche ai nemici che non avevi. Ricordo l’ultima massima che
            mi hai donato un anno fa quando sono tornato a farti visita, eri
            immobile nel letto e avevi perso la vista, eri sorridente perché eri
            ancora viva e potevi pensare a tante cose per aiutare i tuoi familia-
            ri e gli altri. Ti ho ringraziato per la gattina che mi avevi donato
            tredici anni fa e ti ho detto: «Le manca solo la parola per quanto è
            intelligente». La tua risposta è stata la seguente: «Gli animali sono
            meglio di noi umani perché se tre donne partoriscono e non ve-
            dono subito i loro figli, se chiedi ad ognuna di loro di dire quale
            sia il loro figlio non saranno in grado di farlo. Invece se partori-
            scono mille pecore e vengono subito separate dai loro piccoli,
            quando li riunirai ogni pecora riconoscerà e  troverà il proprio
            agnello». Per la bontà che hai sempre dimostrato, i tuoi cari hanno
            riportato nel necrologio una frase di Sant’Ambrogio che sembra
            però essere stata costruita per te: «Non piangete la mia assenza, sono
            beata in Dio e prego per voi. Dal cielo continuerò ad amarvi come vi ho ama-
            to sulla Terra».
                Ti saluto in sanscrito, NAMASTÉ (saluto il Divino che è in
            Te).





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