Page 4 - Approdi 118
P. 4

Adorazione

            Venerare il proprio Dio può essere persino più bello che essere
            amanti, più appagante  che darsi alle feste sfrenate,  sicuramente
            molto più pregnante che stare ai piedi di una mammona.
                Dio ci offre un riparo più accogliente di qualunque grattacielo.
            Una misurata e giusta venerazione è una forma estatica completa
            e piena di gioia. Se, per ipotesi, adoriamo qualche gesto che ha un
            valore limitato, rischiamo di perdere di vista il Divino. Per questo
            venerare gesti o azioni senza costrutto  non  ha  senso: i nostri
            sforzi si perderebbero in un oceano infinito. Non esiste maniera
            di supplicarlo, tanto non ci risponderà. Non vi è modo di adorar-
            lo perché esso non possiede nessuna gloria. Quindi il Dio è unico,
            compassionevole e illimitato. Invece tutto ciò che esiste di grande,
            piccolo e limitato – persino la nostra venerazione – in esso scom-
            pare. Noi possiamo entrare in Lui per divenirne parte della Sua
            grande illimitatezza attraverso la meditazione ed il successivo as-
            sorbimento.





























                                          3
   1   2   3   4   5   6   7   8   9