Page 10 - Approdi 104
P. 10

grado zero della scrittura  – “è solitamente un involucro liscio che
            aderisce all’Immagine, un morbidissimo guanto intorno all’essere
            amato. È un discorso devoto, benpensante. Quando l’Immagine
            si altera, l’involucro di devozione si strappa; una scossa viene a
            sconvolgere il mio proprio linguaggio”.
                A lievitare, suffragare quell’empito, c’è che il discorso amoroso di
            Giambattista Baldanza esige e comprende tutto, la leggenda e la
            Storia, il Pubblico e il Privato, le accensioni della passione e la lin-
            fa dei Miti, mazziniani Doveri dell’Uomo e illuministici Trattati sulla
            Tolleranza, o novecentesche, emancipate lotte e tavole dei Dirit-
            ti... Certo egli non è qui attardato a ripassare i libri d’oro e d’ore
            delle Virtù, teologali o cardinali – e su temi radicati e assoluti
            come Dio, Patria e Famiglia, non è certo rimasto fermo, ancorato
            o smarrito nelle catechesi per adulti...

               Ricordi, mamma
               Tu mi tenevi per mano
               E il tempo non passava mai...
               Ora che il tempo
               È passato...
               Ancora per mano mi porti.

            Giambattista Baldanza, umanista inveterato, le materie appunto
            dell’Umanesimo, armonioso e maiuscolo (ma per lui usuale, la-
            sciatecelo dire: meravigliosamente quotidiano), per tanti anni le ha
            insegnate a scuola, professore nei migliori licei...
                Rubricarle, riassumerle come fa sempre in un libro di poesia
            (ora una nuova raccolta, Incontri, ad un decennio abbondante dalle
            Poesie), testimonia una grande, forte e laica fede nella Cultura;
            quella vera e maiuscola, non modaiola o pressappochista, come
            troppo spesso la modernità, l’Iniquità contemporanea, sembra vo-
            lerci imporre... Assieme al ludibrio d’una tecnologia oramai inelu-
            dibile, irrefrenabile, e d’un progresso mascherato sempre da pana-
            cea:

                                          9
   5   6   7   8   9   10   11   12   13   14   15