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modi e i toni e i pregi (nonché i problemi) della Poesia di ogni
            oggi, di ieri e di sempre:
                “Perocché tutto ciò ch’è poetico si sente piuttosto che si co-
            nosca”...
                Alcune delle liriche qui raccolte, sono agili – brevi, briose,
            squarci cadenzati... Altre, assai più capziose e argomentate (ma
            realmente belle, complesse eppure luminose: dissolvenze incrociate si
            direbbe col linguaggio del Cinema)...
                Non so se la poesia possa ancora salvare, epurare il mondo –
            come sognavano i grandi Romantici, illusi sempre che siano pro-
            prio i poeti (ma non è una categoria sindacale!), i legislatori non
            scritti dell’umanità...
                Certo le  Immagini  hanno sempre un tal potere esorcistico –
            taumaturgico!? – che è difficile rinunciarvi... Giambattista lo scri-
            veva, lo giurava già 11 anni fa, incorniciando la quieta o inquieta
            sacralità d’ogni Visione:


               Visione incalcolata
               ma che pure attarda
               sulla soglia di casa
               vicino
               al prato
               lontano
               lo spirito
               immobile


            E oggi riprende quel credo, lo conferma e ancor più lo acclara...
                Gli basta un nome, un viso, una scheggia saliente di vicenda
            (l’arrivo, il suono, le penne magari in aria, la corsa squillante e pa-
            triota dei Bersaglieri!...), per risalire, fecondare il Tempo (e la Sto-
            ria) all’incontrario, come i salmoni...
            …
               nel sogno
               poi

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