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GIORGIO NISINI, I festival letterari in Puglia
Nell’insieme di queste manifestazioni 12 sono strettamente
dedicate a un tema, a un aspetto o a un genere letterario specifico;
il che le connota in una direzione tutta particolare, dove l’appro-
fondimento avviene nei margini della linea prescelta. Avremo così
eventi dedicati alla poesia (Daunia Poesia, Festival di poesia Le
corti dei Miracoli), alla letteratura di viaggio (Festival della Lette-
ratura di Viaggio), alla letteratura mediterranea (Festival della Let-
teratura Mediterranea di Lucera), alla poesia dialettale (Festival
della poesia dialettale dei Monti Dauni), alla letteratura di genere
(Festival delle Donne e dei Saperi di Genere), alla letteratura a fu-
metti e al romanzo disegnato d’autore (Manuscripta), alla lettera-
tura russa (Pagine di Russia), al libro illustrato per ragazzi (Pictu-
rebook Fest) e più in generale alla letteratura per l’infanzia e per
l’adolescenza (buck Festival, La Città Visibile, Festival dei Piccoli
Lettori).
Le restanti manifestazioni, pur nel quadro di un’attenzione
centrale al mondo della letteratura, mantengono un profilo più aper-
to e generalista, sebbene sia piuttosto diffusa la prassi di dedicare
ogni edizione a un tema diverso, che diventa il filo conduttore delle
presentazioni e degli eventi in programma, anche se in maniera ab-
bastanza elastica. A parte il Festival della Disperazione, dove l’ele-
mento tematico si propone come centrale e connotante, gli argomen-
ti approfonditi nel corso del 2017 sono stati numerosi: “mare” (buck
Festival), “bellezza” (I Dialoghi di Trani), “rivolte e rivoluzioni”
(Lecce Festival Letteratura; Pagine di Russia), “bambine e bambini
ribelli” (Libri nei Vicoli del borgo), “linguaggio e territorio” (Tra i
vicoli della mente).
4. Un primo bilancio
Alcuni tra i principali problemi che interessano i festival a livello na-
zionale riguardano la programmazione sulla lunga durata, il ricono-
scimento pubblico e le risorse economiche a essi dedicate. Rispetto a
quanto avviene all’estero, infatti, dove «già negli anni Ottanta del ven-
tesimo secolo, i festival erano considerati elementi costitutivi e portanti
del patrimonio culturale, nella piena accezione franco-anglosassone
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