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PAOLA CANTONI, Diari popolari della Grande guerra. Forme e strategie della narrazione



                   deva, Quando fui sul fronte capii che stavo vivendo una grande esperienza,
                   che sarebbe stata una cosa importante, che forse sarebbe andata a finire male,
                   che bisognava scrivere tu o.

                Nell’esperienza di scri ura di massa realizzata nel primo confli o
                mondiale sono riconoscibili livelli ed esiti intermedi che costituiscono
                un terreno di verifica ulteriore e più raffinata dei processi di alfabetiz-
                zazione che da questo evento hanno avuto una spinta determinante e
                che perme ono di «accertare il grado di acquisizione, o almeno di ac-
                costamento, da parte degli ille erati ai modelli normativi dell’epoca» 33
                oltre che, per il caso specifico delle memorie, il grado di aderenza a
                un genere.


                   Anche gli autori meno competenti avvertono, come una dolorosa necessità,
                   quella di addentrarsi in territori linguistici infidi e sconosciuti e il risultato è
                   diverso per ognuno di loro. In altre parole sono testi alla ricerca affannosa di
                   una lingua scri a adeguata al bisogno della narrazione e sufficientemente dut-
                   tile (ovvero mobile sull’asse diafasico) così da essere in grado di dar conto di
                   tu a la gamma delle esperienze toccate in sorte. […] Un itinerario tra diari e
                   memorie identifica questa intenzionalità scri oria e ricostruisce, per le prove
                   più felici, i riferimenti le erari, i lasciti delle esperienze culturali e politiche
                   precedenti la guerra, le strategie narrative, le retoriche, la ricerca di uno stile .
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                Un’a enzione ai fa i sinta ici, lessicali e stilistici e alle strategie nar-
                rative, condo a su un più ampio ventaglio di testi, indagati per ten-
                denze comuni e insieme per tra i di discontinuità e di originalità, per-
                me erà inoltre di me ere meglio a fuoco il grado di consapevolezza
                narrativa degli autori . In più di un caso, infa i, come documentano
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                anche gli storici che se ne sono occupati , le produzioni di questa



                33  R. Fresu, Scri ure e Grande Guerra,cit., p. 13.
                34  Q. Antonelli, Le scri ure, cit., p. 10.
                35  È quanto ho messo in evidenza a proposito di Mario Lodesani, cfr. P. Cantoni, Esplora
                le storie, cit., p. 49 ed Ead., A scuola dalla Grande Guerra,cit., p. 4.
                36  «Nel corso della prima guerra mondiale la sgangherata prosa contadina, marcata a
                fuoco dal confli o tra il bisogno di dire e la difficoltà di farlo, sembra gareggiare, in pa-
                gine di misteriosa grandezza, con la più potente le eratura europea testimone del trau-


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