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JACOPO PERAZZOLI, Socialisti al fronte, tra assonanze e differenze


                Brevi conclusioni. Due tasselli autobiografici da inserire nella medesima
                operazione culturale di fondo: contrastare la retorica fascista sulla Grande guerra


                Anche se diversi per origini, contenuti e scelte stilistiche, No i sul Carso
                e Un anno sull’Altipiano possono essere considerati due tra i del me-
                desimo disegno, lanciato dagli antifascisti, che doveva tenere in vita
                l’interventismo democratico, indipendentemente dalla svolta di ato-
                riale avvenuta nel dopoguerra. D’altra parte i due autori, a causa delle
                rispe ive carriere politiche, non potevano acce are quanto andava so-
                stenendo la retorica fascista, secondo la quale, per dirla con le parole
                di Mussolini, «a un certo momento un manipolo di uomini che veni-
                vano dalla trincea riprese nel pugno il vessillo della vi oria, e la vi o-
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                ria, nell’o obre del 1922, fu risca ata» .
                     A tu o questo Greppi e Lussu, assieme ad altre figure che sareb-
                bero poi divenute centrali nella vita pubblica dell’Italia repubblicana,
                come per esempio il già menzionato Omodeo, provarono a opporsi con
                i mezzi rimasti a loro disposizione: il primo, conquistandosi uno spazio
                d’azione da adoperare poi nella lo a clandestina e resistenziale contro
                il regime, il secondo, portando l’a enzione del ceto intelle uale italiano
                ed europeo sulla retorica bellicista la quale aveva compartecipato am-
                piamente a far sorgere il movimento fascista.
                     Infine, per quel che riguarda l’essenza delle memorie di Greppi
                e Lussu, si ritiene che, mentre Notti sul Carso debba essere intesa
                come una porzione della ricostruzione autobiografica effettuata da
                Greppi nel corso degli anni Trenta, Un anno sull’Altipiano assomiglia
                invece a una sorta di Bildungsroman, dati i travagli ideal-interiori che
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                sembrano toccare Lussu nel procedere delle sue memorie .
                     Ciononostante, ambedue gli autori, dati i contenuti dei rispet-
                tivi lavori, sembravano voler rispondere, con toni e modalità diversi,
                all’operazione lanciata dal fascismo per mitizzare l’intervento italia-





                59  B. Mussolini, Il decennale della vi oria, ora in Opera omnia di Benito Mussolini, a cura di
                E. Susmel, D. Susmel, La Fenice, Firenze 1957, Dal discorso dell’ascensione agli accordi del
                Laterano (27 maggio 1927-11 febbraio 1929), vol. 23, p. 248.
                60  Cfr. A. Asor Rosa, Epica ed etica in Emilio Lussu, in E. Lussu, Un anno sull’Altipiano,
                Ilisso, Nuoro 1999, pp. 7-18.


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