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JACOPO PERAZZOLI, Socialisti al fronte, tra assonanze e differenze
Emilio Lussu e Antonio Greppi, uomini politici e scrittori di guerra
All’interno del vasto mercato editoriale europeo degli anni Venti e
Trenta del Novecento fece la sua comparsa un nuovo genere lettera-
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rio, la memorialistica sulla Grande guerra . Degli esempi quanto mai
significativi possono essere considerati, tra gli altri, Im Westen Nichts
Neues di Erich Maria Remarque (Propyläen, Berlin 1929), Her Privates
We di Frederic Manning (Peter Davies, London 1930), Paths of Glory
di Humphrey Cobb (Viking Press, New York 1935). Elemento comu-
ne di questi libri è di aver saputo rappresentare l’esperienza di guer-
ra nel suo riflesso soggettivo e come momento o parte di «una vasta
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caotica esplosione di vita collettiva» .
Una posizione di rilievo, tra le fila di quel gruppo, ha sicura-
mente Un anno sull’Altipiano di Emilio Lussu per una ragione quanto
mai evidente: come a suo tempo notato da Mario Isnenghi, chiunque
abbia letto questo libro sulla Prima guerra mondiale, non può non
osservare come la misura ironica del taglio espressivo, la presa immediata del
suo humor costituiscano, oltre che il suo timbro originale, anche il veicolo og-
ge ivo a raverso cui una visione della guerra […] agiva sulla critica e sul pub-
blico in senso ridu ivo ed evasivo, rispe o alle lacerazioni di cui era per se
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stessa portatrice l’opera lussiana .
Esponente del comba entismo e poi fondatore di Giustizia e Libertà,
Lussu, che si cimentava con l’arte scri oria preferibilmente per quel
che concerneva le tematiche riconducibili alla lo a politica , scelse di
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1 Valgano le osservazioni di G. Nisini nel saggio Testimoniare il confli o. La memoriali-
stica della Prima guerra mondiale, in «Bolle ino di italianistica. Rivista di critica, storia
le eraria, filologia e linguistica», XI, 2, luglio-dicembre 2014, pp. 9-37.
2 S. Trentin, Un anno sull’Altipiano, in «Giustizia e Libertà», 20 maggio 1938, p. 3.
3 M. Isnenghi, Ritra i critici di contemporanei. Emilio Lussu, in «Belfagor», XXI, 3, maggio
1966, p. 303.
4 Facendo riferimento esclusivamente alle edizioni in italiano, è il caso di ricordare La
Catena (Respublica, Paris 1929); Marcia su Roma e dintorni (Critica, Paris 1933); Teoria del-
l’insurrezione (in «Giustizia e Libertà», Paris 1936); Diplomazia clandestina (La Nuova Italia,
Firenze 1956, anche se già apparsa in «Il Ponte», IX, 1-2-3, gennaio-febbraio-marzo 1955).
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