Page 17 - edizione XII
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15° classificato:


            Nicolò Sabrina

            LA CITTA’ DI HYPSOS

            Ogni giorno la cità si desta,
            ma non i suoi abitant,
            che si alzano senza svegliarsi.
            Diventano
            passivi passant
            dei marciapiedi di pietra.
            Macchine robotche,
            seguono frenetcamente
            le proprie abitudini.
            Turpitudini
            sono dissimulate abilmente
            da anime di sè dimentche.
            Automatsmo,
            cinismo.
            La cità di Hypnos
            alle parole
            preferisce il caos.
            Afarismo,
            autsmo.
            Sulla rotonda smaniosa,
            presi da un'ansia omertosa,
            tut si incrociano senza incontrarsi.
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