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si rivolge, pensa ai giovani, ai suoi antichi, o potenziali allievi di
sempre – all’eredità fluida e immensa da salvare, storica ed emoti-
va. Così “L’etica” – una delle poesie sue più belle – la riversa in
realtà in ogni verso o brano, passaggio, componimento, ogni
sguardo al mondo e alla sua perduta, o per fortuna ineliminabile
Bellezza:
Incredibile
Nei mesi
Delle effervescenze
Dove ai risvolti
Epocali
Venere
Esprime il dissenso
Emersa dalle acque
Virtù
Espresse
A suon di elementi
Fisica
Dei controsensi
Per questo è bello questo suo continuo richiamo ai nuovi giovani
– sino all’amabilissima, spiritosa foto lì in redazione – la redazio-
ne del suo editore, PAGINE – tra muse docili e in erba, cerbiatte
o piccole dee e dive già certe, quasi esperte, della propria tenera,
giovanissima età, che vale e vince e ha sempre ragione. Poesia è
anche già solo in quei sorrisi, e sorrisi scritti, ansie o tenerezze in-
delebili, ora, le sue parole fiduciose, assetate... nel sereno e invin-
cibile ottimismo della vita.
Plinio Perilli
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