Page 47 - edizione XII
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41° classificato:


            Lombardi Giulia

            Alle anime svuotate parlo in nome dell'azione
            davant all'impotenza di chi crede sia sconfto,
            dalla folla soprafato
            e non rivendica un riscato.
            Anestetco somministrato alle coscienze,
            l'autodistruzione dell'umanità consenziente
            concorre al suicidio delle intelligenze.
            Cieco, sordo e analfabeta
            sotoscrivi la condanna della tua stessa meta,
            proclamando la folla detentore del vero,
            frmando l'accesso alla mediocrità dell'ordinario.
            Sulla via dell'afare concluso
            sboccia vigile un occhio
            che non cede al compromesso del celato sopruso:
            sguardo atento e presente.
            È difcile ingannare la mente
            libera da condizionament e congeture.
            Sul terreno della consapevolezza
            non trovano fertlità le tue paure.
            Taglia le radici dell'alienazione
            e apri le porte alla via della liberazione.
            Squarcia la via della soprafazione,
            trascendi il sistema
            e purifcat dalla contaminazione.
            Ricorda a te stesso:
            nel disegno della vita sono io l'architeto del mio mondo,
            il custode del mio tempo
            e non chiedo a Dio il permesso.
            Giudice e imputato di una causa
            che riguarda la mia stessa redenzione.
            Sono io responsabile della mia autoassoluzione.
            Perché l'unico peccato è l'incoscienza
            di non essere padrone
            della mia esistenza.
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