Page 47 - edizione XII
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Lombardi Giulia
Alle anime svuotate parlo in nome dell'azione
davant all'impotenza di chi crede sia sconfto,
dalla folla soprafato
e non rivendica un riscato.
Anestetco somministrato alle coscienze,
l'autodistruzione dell'umanità consenziente
concorre al suicidio delle intelligenze.
Cieco, sordo e analfabeta
sotoscrivi la condanna della tua stessa meta,
proclamando la folla detentore del vero,
frmando l'accesso alla mediocrità dell'ordinario.
Sulla via dell'afare concluso
sboccia vigile un occhio
che non cede al compromesso del celato sopruso:
sguardo atento e presente.
È difcile ingannare la mente
libera da condizionament e congeture.
Sul terreno della consapevolezza
non trovano fertlità le tue paure.
Taglia le radici dell'alienazione
e apri le porte alla via della liberazione.
Squarcia la via della soprafazione,
trascendi il sistema
e purifcat dalla contaminazione.
Ricorda a te stesso:
nel disegno della vita sono io l'architeto del mio mondo,
il custode del mio tempo
e non chiedo a Dio il permesso.
Giudice e imputato di una causa
che riguarda la mia stessa redenzione.
Sono io responsabile della mia autoassoluzione.
Perché l'unico peccato è l'incoscienza
di non essere padrone
della mia esistenza.