Page 50 - edizione XII
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44° classificato:
Fontana Valentna
Levat presto di dosso quell'odioso specchio:
quel ch'io vedo brucia.
Tra le ceneri fumant,
più patre non posso
rifesso sì straziante
e sono nere,
troppo nere per esser le mie.
Il viso tngo con dita tremant
e sì, è pece la traccia che lascio,
è dolore il colore che adopro,
mio soltanto.
Più non scoprirmi,
più non guardarmi,
che i tuoi occhi varchi sanno aprire
che chiudersi non sanno nell'anima mia nera.