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Il drenaggio purificatore

            Qualsiasi pratica inizia con il drenaggio e la pulizia del corpo
            (come fanno in India), non per bistrattarlo, ma per perfezionarlo,
            perché attraverso la purificazione si è facilitati nel cogliere il
            Divino. Risciacquare via i  sogni (ad occhi aperti e chiusi) è
            sicuramente una modalità per dirci che non dobbiamo liquefare
            solamente le illusioni e le afflizioni del sonno, ma includere anche
            quelle della veglia. Allora si può affermare che la vita è
            un’illusione, perché ognuno con la propria conoscenza, vi proietta
            significati diversi. Questo non vuol dire che la vita non esiste, ma
            dobbiamo liberarci di questa abitudine. Quando ci purifichiamo ci
            osserviamo dentro e  sicuramente riusciamo a percepire la
            presenza del  Divino. Se per ipotesi continuiamo a nutrirci con
            cibo spazzatura, a intossicarci e far sì  che la sporcizia, anche
            mentale, vada ad accumularsi in tutto l’essere vivente, sia dentro
            che fuori, il Divino che è in noi rimarrà disgustato, perché non è
            questo il senso della vita. Quindi il nostro interesse dovrà puntare
            oltre il frammento del Divino che alberga in noi, raggiungere la
            Mente Suprema, cioè Dio. Solo dopo aver eliminato gli strati di
            pattume che ci oscura, compresi i  problemi fisici e le illusioni,
            saremo pronti per poter avvicinare Dio.






















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