Page 5 - Approdi 101
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Notte

            Ascolto lo scorrere del tempo,
            affacciato alla finestra della vita.
            Osservo pareti imbiancate,
            dove gocce di colore morto,
            indicano tragitti interrotti.
            Disegni, dai sorrisi sarcastici,
            che la mano della natura,
            ha inciso nell’essenza del legno,
            diventano occhi inquisitori,
            fantastiche maschere,
            che riflettono traiettorie mentali contorte.
            Notte silente,
            nel fragore,
            che la luce delle stelle causa,
            ad un’anima fiaccata,
            di un uomo che nel turbinio di se stesso,
            come melodia della natura,
            asciughi l’acido di pensieri ingorgati.
            Nella luce tenue dell’alba,
            ultima propaggine del buio trascorso,
            gli uccelli chiamano a vita.
            Notte, incrocio etereo di idee,
            di fatti e pensieri,
            momento fragile,
            tempo benedetto,
            di un cuore che batte ascoltando se stesso.
            Il refill si svuota,
            gli occhi si chiudono,
            incapaci di attendere la luce del giorno,
            chiamata da uccelli
            dipinti su di un ramo di carta.



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