Page 53 - classifica poeti
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46° CLASSIFICATO


            UMBERTO PEROTTI



            Tra le labbra una spiga di notte, tra i tuoi passi
            il mio mondo;
            colombe d'aurora i tuoi occhi, brindano,

            i tramonti più lunghi ospita il cuor tuo costante.
            Mi chiami dall'acqua e dal fuoco e dal vapore
            e io ti sento tra i capelli e sul sudore

            mentre la nave con cui solcai la tua anima ondosa
            ora devo smantellare e ardere
            per non soccombere al gelo di pietra.

            Mi chiami dai fulmini, che infuriano come gonne
            nella tarantella della tempesta,
            e dalle crepe sulle piane di sbadigli
            dove all'eterno cadono i tuoi semi

            come baci sul mio petto.
            Abbiamo mai dimenticato d'imbottigliare un pianto
            per le sbornie anziane e docili

            che ormai mi aspettano solitarie?
            Mai qualche spasimo c'è mancato? Nessuno.
            Non di gioia, non di rabbia.

            Nessuna selva ci fa respirare lontani
            nessun ala ghermisce la montagna.
            Il cielo sottile conserva l'eco delle tue ciglia

            che fremono sognanti come brevissime farfalle
            verso il loro unico sole.
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