Page 51 - classifica poeti
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45° CLASSIFICATO
MELA MONDI’
In libera caduta
Da lì sono venuta
Da quel paese con il cielo grande
E l’orizzonte infinito,
non c’era inganno e neanche sopraffazione,
c’erano querce e c’era pure il pino
adesso tutto è brullo
e l’erba isterilita
per destino.
Non era allora
Come la reggia di Agamennone
Il mio paese
Che Eschilo ricorda
Con il lusso di tappeti e drappi
Mura imponenti e leoni sul portone
Tutto conforme alla civiltà
Del dominio e fasto
Dove il popolo stava come razza a parte
Dentro un rudere abbandonato
Un tempo ormai lontano
Il fato mi ha adagiata!
Adesso quella culla tace
Il un labirinto di segmenti oscuri
Dove il nulla è molto complicato
In geografie di invidie e di contese
Negli Dei non c’è il senso del giusto e dell’ingiusto
Ed il diritto si conquista con forza e compromesso,
il sofisma ed il patteggiamento.
Non è Micene il mio Paese,
ma ha un Re
che mira alla sovranità
uccide con l’inganno l’avversario
e spera di governare per l’eternità.