Page 18 - Voci Versate 26
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IDA FEOLA
«Sono una studentessa di Legge, mi appassiona ogni forma di arte che sappia raccon-
tare una storia o quanto meno un tratto o esperienza di vita. Ho iniziato a scrivere tre
anni fa, volevo farmi sentire, volevo che il mio pensiero andasse dove “io non potevo an-
dare” o almeno raccontare quello che non si poteva dire. Difficile è parlare con tutti,
perché pochi ti ascoltano e solo uno su mille ti capisce, rendendoti una persona migliore
anche soltanto incoraggiandoti. Mi definisco una semplice e piccola voce nel caos».
A mia sorella
Una candida creatura volò via.
Io non c’ero.
Natale era,
ma io non c’ero.
È a me
sconosciuto il suo profumo,
il colore dei suoi capelli,
i suoi occhi.
Bianca e fredda la sua pelle,
fermo e rigido il suo corpo.
Vuoti i miei occhi
del suo riflesso,
fredde le mie mani
del suo assente tocco,
vuota la mia mente del suo ricordo.
Il sangue ci legava.
Nel sangue vide la luce
e col sangue si ricongiunse alla terra.
Il suo nome restò nel tempo.
Giace oggi in me.
Vive attraverso me.
Io sono il suo nome.
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