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PROLOGO
La mia concezione di poesia
Che cos’è la poesia?
Spesso a scuola ci sentiamo chiedere dai giovani alunni a cosa
serve la poesia. I poeti, che amano e scrivono poesie, sanno che la
poesia è la loro fondamentale fonte di vita ed ispirazione.
Quelli che non hanno letto mai una poesia rimangono
sorpresi quando sentono recitarne una. Questo perché non
abbiamo una cultura basata sui fondamentali sentimenti umani,
ma solo su un meccanismo mercenario. La società non dà spazio
e tempo all’ascolto delle parole e rime, che ci rilassano nella
lettura di un componimento. Nella forma poetica si possono
ritrovare la vera musicalità e l’essenza della vita. La poesia è breve
nella sua forma, ma richiede riflessione per la sua comprensione,
mentre ci lascia dentro di noi il significato della parola e riflette
l’immagine di vita vissuta. Anche se immerso nel caos attuale, il
poeta sa riprendersi nel bisogno di tranquillità e riaccende la sua
coscienza nello scrivere le sue impressioni sul mondo che lo
circonda e ne riporta gli eventi fondamentali. Così si libera del
suo peso, che spesso lo soffoca, per dare sfogo alla sua naturale
vena. Nei giorni nostri la poesia ha cambiato la sua forma, che è
diventata sciolta in versi senza rime in metrica. Nonostante lo
sregolamento della composizione, il contenuto rispecchia i valori
veri e fondamentali in poche significative righe, che sanno lasciare
l’impronta indelebile. Il motivo di fondo è che il poeta ha una
sensibilità maggiore degli altri scrittori e li sa trasmettere in modo
breve e semplificato. Inoltre, mantiene sempre un suono e una
musicalità delle parole, che può interessare e divertire anche i
bambini. Fin dall’antichità la storia è stata raccontata in grandi e
lunghi poemi, che ci riportano tragedie e secolari eventi. Nella
vita attuale si ricorre alla brevità delle composizioni, che però
possono essere collegate tra loro come episodi di fatti annuali.
Spesso si narrano problematiche in forma poetica, che sono più
incisive di tanti altri articoli giornalistici ed informatici. Perciò i
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