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Giusto per conoscerci un po’…
Sono per la razionalità e questo mi fa capire in che mondo vivia-
mo… oppure sono pessimista e questa è una mia ulteriore dimo-
strazione! Non so che dire, l’unico argomento su cui non batto
mai ciglio è “me stesso”! Preferisco guardare gli altri, è molto più
facile… come guardare il sole!
Vedere me invece significa imbattersi contro qualcosa di
grande, molto grande! Tutto dipende dal mio umore.
Mi piace scrivere ma ci sono lunghissimi periodi in cui non
tocco una penna nemmeno se fosse l’ultima cosa da fare.
La penna è il mio migliore amico, è l’amico nel vero momento
del bisogno. Un foglio di carta è un pub, in cui con una buona
birra e con un po’ di sottofondo per confondere pensieri e paro-
le… ti vengono tutti i pensieri che attanagliano!
Che bello, un amico senza replica! Un amico che non ti con-
fonde, un amico che sa veramente quello che vuoi… riflessione
su quello che diciamo e non meditazione su quello che è succes-
so! Tutto è così semplice!
È più semplice credere in chi si conosce veramente anziché
credere in chi di te sa solamente ciò che gli hai raccontato!
Spesso diciamo: «Chi sono gli altri per giudicarci!?!», ma non
abbiamo mai detto: «Chi sono io per giudicarmi!?!», no… sempli-
cemente perché sarebbe da pazzi!
Allora come si fa quando non abbiamo più pensieri per la te-
sta e ci serve un suggerimento? Ancora più semplice… evitiamo
gli altri, perché non farebbero altro che allontanarci da noi stessi!
Ma la colpa non è solo degli altri perché tendiamo anche a rifu-
giarci o a crearci un complice in un amico… poverini, fanno tanto
per noi e poi non capiscono quando vogliamo che ci facciano del
male! Tanto buoni ed intelligenti quanto cattivi e superficiali!
Gli amici sono delle nostre marionette quando non sanno co-
sa fare! Sarebbero capace di dirti l’impossibile e poi piazzarci in
qualunque momento un «TI CAPISCO HAI PROPRIO RA-
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